Il complotto di George Floyd che non è morto

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2020-06-11

Alessandro Meluzzi su Twitter ha scoperto un’altra grande verità che-non-ce-la-dicono: riguarda la morte di George Floyd, che invece non è morto e la sua esecuzione è soltanto una false flag con “crisis actor” tra cui un certo Benjamin Ray Bailey

article-post

Il sempre lucidissimo Alessandro Meluzzi stamattina su Twitter ha scoperto un’altra grande verità che-non-ce-la-dicono: riguarda la morte di George Floyd, che invece non è morto e la sua esecuzione è soltanto una false flag con “crisis actor” tra cui un certo Benjamin Ray Bailey.

Il complotto di George Floyd che non è morto

Meluzzi l’ha letto ovviamente su Facebook, dove hanno scoperto grazie a un’indagine indipezzente che “il vero nome del (sic) pseudopoliziotto, cool e mano in tasca, è «Ben Bailey», è un attore e tutto era stato preprogrammato per creare uno stato di emergenza negli Stati Uniti».

alessandro meluzzi complotto george floyd ben bailey

Tra gli avventori di Meluzzi c’è anche chi fa un passo più in là e butta dentro anche George Soros, che notoriamente sta bene su tutto.

ben bailey george soros george floyd

Questa catena con ipotesi di complotto è arrivata in Italia una settimana dopo che circolava negli Stati Uniti, a dimostrazione che le vie del coglione sono infinite. Questa è una delle immagini che circola di più sui social network e individua il “crisis actor” in Benjamin Ray Bailey, individuandolo poi anche in altre “messinscene” degli Illuminati come il Boston Bombing e il Sandy Hook Shooting.

complotto george floyd che benjamin ray baley

La maggior parte di queste ricostruzioni alternative (all’intelligenza) gira per i gruppi di QANON, che sono quei simpatici mattacchioni convinti che Donald Trump sarebbe vittima di una cospirazione perché starebbe cercando (in segreto) di liberare il mondo da un misterioso e potentissimo circolo di pedofili. In realtà questo gruppo di molestatori di bambini non è poi così segreto, anche perché sono coinvolti tutti, dalla CIA a Tom Hanks passando per Hillary Clinton.

Ben Bailey e il false flag di George Floyd

In realtà Floyd è morto il 25 maggio 2020 dopo che Derek Chauvin, un poliziotto bianco di Minneapolis, si è inginocchiato sul suo collo per quasi nove minuti. L’omicidio è stato registrato dalle telecamere di chi era presente in quel momento e questo, riportato da BoomLive, è il suo certificato di morte mentre a questo link è possibile leggere i risultati dell’autopsia del medico legale della contea di Hennepin.

complotto george floyd che benjamin ray baley 1
Il sito segnala anche che i fascicoli del personale dei poliziotti coinvolti nella morte di Floyd – Chauvin , Tou Thao , J. Alexander Kueng e Thomas Lane – sono disponibili online. Chauvin è stato accusato di omicidio di secondo grado e gli altri tre di aver aiutato e favorito l’omicidio di secondo grado. Il New York Times ha invece pubblicato gli audio delle chiamate ai soccorritori nell’immediatezza dell’accaduto. Ovviamente tutte queste spiegazioni non serviranno a nulla per chi grida solo “I want to believe”. Ma per quelli che ancora non si sono bevuti il cervello sì.

Leggi anche: Il Family Act del governo Conte oggi in CDM

Potrebbe interessarti anche