Gente di Sicilia

di Vincenzo Vespri

Pubblicato il 2019-12-12

Sono stato Invitato a tenere una conferenza presso l’Università del Mediterraneo di Reggio Calabria (sulla geometria e gli spazi architettonici neilla costruzione dei mondi ultratterreni nella Divina Commedia di Dante) e a tal proposito organizzo un minitour per massimizzare l’output di questo viaggio. Infatti. raggiungere Reggio Calabria non è facile e tanto vale combinare il …

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Sono stato Invitato a tenere una conferenza presso l’Università del Mediterraneo di Reggio Calabria (sulla geometria e gli spazi architettonici neilla costruzione dei mondi ultratterreni nella Divina Commedia di Dante) e a tal proposito organizzo un minitour per massimizzare l’output di questo viaggio. Infatti. raggiungere Reggio Calabria non è facile e tanto vale combinare il viaggio con altri impegni in Sicilia. Confesso che considero Reggio Calabria come parte di Sicilia: l’influsso della cultura sicula sulla città è notevole e la rende unica nel panorama calabrese. Il viaggio è come sempre interessante. La Sicilia non ha pudore a mostrarsi tutta. Mi mostra infatti una marea di personaggi che sembrano usciti dalla penna di Pirandello come mostra inefficienze da terzo-quarto mondo…Arrivo a Catania (Catania è l’aeroporto più comodo considerando che quello di RC funziona a scartamento ridotto) ed ha inizio la carrellata di personaggi incredibili. Ciascuno dei quali meritebbe una novella pirandelliana.

Incontro dapprima un coautore catanese. In realtà non è proprio catanese, è di origine milanese ma nato a Londra. Studente brillante della Normale lascia la carriera accademica per diventare giocatore di bridge professionista. Incontra una ragazza catanese di cui si innamora perdutamente. Per amore quindi si trasferisce a Catania, rinuncia al gioco d’azzardo e riparte come ricercatore universitario. E’ nn fuoriclasse per intelligenza ed intuito matematico. All’Università incontro il Direttore d’Ingegneria. Gli faccio i complimenti perché alle sette di sera il Dipartimento è vivissimo: pieno di studenti e ricercatori. Mi dice che dieci anni fa era ancora meglio: c’era quella atmosfera viva fino a mezzanotte…adesso alle 10 di sera il dipartimento si svuota. Mi racconta di come l’Università abbia contribuito a far nascere Etna Valley, della nascita di numerose start up d’informatica, di ambienti internazionali (ingegneri formati a Catania, che hanno avuto esperienze lavorative in USA e in Germania) e che son tornati a Catania a formare gioiellini di start up. Mi racconta che la Sicilia non è la Lombardia e che occorre arrangiarsi. Che un grande aiuto è dato l’Arcivescovo di Acireale, che non solo parla un inglese impeccabile ma è anche esperto di Finanza e di microcredito, e aiuta le piccole imprese e le start up a svilupparsi. Sela Chiesa è è presente, Roma invece non c’è. Nella valutazioni delle performance dei docenti non si tiene conto della qualità della didattica, di quanti studenti uno ha fatto laureare, della terza missione etc etc, conta solo il numero di pubblicazioni e di citazioni.. E spesso questo penalizza i docenti che si fanno in quattro per aiutare gli studenti sia nella didattica che nella ricerca del lavoro.

La sera sono a cena con un mio dottorando d’Informatica (studia a Firenze ma è originario della Sicilia). E’ uno studente lavoratore, è appassionato di vela ma soprattutto vive in una comunità religiosa. Suo zio, anche lui presente alla cena, a 22 anni ha lasciato tutto per entrare in una comunità. L’ha fatto negli anni 60-70, quando la voglia di vivere in comunità era forte. Ci sono ancora persone capaci di seguire la vocazione e i sogni nonostante un mondo che sta diventando sempre più materialista. La mattina dopo in treno verso Messina. Alla stazione non funzionano le macchinette automatiche e la tizia allo sportello è incapace di fare un biglietto in modo corretto. Il treno arriva. Locomotore di 50 anni fa. In carrozza non funzionava né riscaldamento né la luce. Ci spostano in un’altra carrozza dove la luce c’è ma il riscaldamento no, anxi funziona al contrario: un getto di aria fredda raffredda ulteriormente l’atmosfera. Il treno arriva con un’ora di ritardo a Messina. Come sopravvivere?Chiacchierando con i miei compagni di sventura che sono una dottoressa appena laureata che fa guardie mediche a Catanzaro(sottopagata sogna di emigrare) e un avvocato, probabilmente massone, mi parla del significato esoterico del X Canto dell’Inferno quello dedicato agli eretici. Arrivato a Messina, una professoressa nosta amica mi porta a una conferenza su Sant’Annibale , un santo Messinese. Era stata coinvolta nell’organizzazione del convegno su questa figura. In Sicilia la Chiesa ha ancora una funzione e un ruolo da compiere ed è sentita viva dalla popolazione. Beati loro. Pranziamo in un ristorante condotto da un docente di fisica in pensione. Per nulla soddisfatto della vita accademica decise anni fa di affiancare la ricerca in Fisica con la cucina. Ha fatto bene: le sue cozze ripiene sono paradisiache.

Il pomeriggio incontro un vulcanico imprenditore. Trevisano. Quando era studente Universitario a Padova giocava ad alto livello a rugby. Fu venduto alla squadra dell’Amatori Catania. Dopo una lunga riflessione accettò il trasferimento. Progressivamente si è innamorato sempre di più della Sicilia dove ha fondato una società di consulenza di successo. Sempre pieno di idee mi ha incontrato per propormi un progetto di matematica applicata basata sul Deep Learning. Devo prendere il traghetto . L’autista che mi deve accompagnare decide che deve fare una commissione per sua moglie. Quindi devia dal percorso , si perde un po’ di tempo e si arriva a pelo. Mentre corro per prendere il traghetto che sta per salpare, salta il bottone del mio jeans. Arrivo sul traghetto saltellando e tenendo i jeans che stanno cadendo con una mano e le valigie con l’altra. Arrivato a Villa mi unisco alla cena offerta ad una delegazione cinese che sta siglando un accordo di cooperazione con l’Università di Reggio Calabria. La cena è a Scilla. Città bellissima che ricorda le cittadine delle 5 Terre. A cena chiacchiero con un Professore di Estetica (mi deve introdurre lui per il seminario su Dante). E’ un altro personaggio fantastico. Vive a Copenaghen (studia Kierkegaard) e lavora a Reggio. Si occupa della interpretazione della scuola di Atene di Raffaello. Ed è proprietario di una edizione della Divina Commedia con postille di Vellutello. Proprio quello di cui devo parlare durante la conferenza. Sempre a cena parlo con un giovane Ingegnere che ha messo su un super laboratorio per studiare come produrre energia dal moto ondoso. Ha ottenuto grossi finanziamenti dal MIUR ma pur di andare avanti con la ricerca ha rischiato i suoi soldi. Lo ammiro per il coraggio e la tenacia.

Ecco il Sud è questo. Tante ombre ma anche tanti personaggi fantastici. Per il riscatto del Sud non basta imporre la legalità grazie all’azione della Magistratura. Occorre costruire un futuro di progresso e di innovazione e per far questo è cruciale il ruolo dell’Università. Si deve avere il coraggio di investire nelle eccellenze (quelle vere, non solo quelle che verificano i parametri di indicatori bibliometrici) e negli uomini giusti. E di questi, il Sud, per fortuna dell’Italia tutta, continua a produrne ad josa…

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