Il piano geniale di Generazione Identitaria per trattenere tutti i clandestini in Italia

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-04-24

Dopo la ridicola missione in nave per bloccare i barconi degli scafisti nel Mediterraneo Centrale i patrioti di Generazione Identitaria chiudono il confine tra Francia e Italia per impedire ai migranti di andare dall’altra parte. E così i “clandestini” rimangono nel nostro Paese. Per la gioia dei sovranisti transalpini

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Durante la campagna elettorale Giorgia Meloni – dopo essere andata a fare visita al primo ministro ungherese Viktor Orbán – ha commentato dicendo che «tra patrioti europei ci si intende subito alla grande». La Meloni però ha accuratamente evitato di dire che l’Ungheria, come gli altri Paesi del gruppo di Visegrad, non sta rispettando le quote europee sulla ripartizione dei richiedenti asilo. Risultato: quelli che arrivano nel nostro Paese e potrebbero essere trasferiti altrove rimangono in Italia. Nei giorni scorsi un altro gruppo di “patrioti”, quelli di Defend Europe, ha organizzato un’azione identitaria sul Colle della Scala dove ha allestito un presidio per impedire ai migranti di valicare il confine italo-francese.

Gli identitari italiani che si fanno fregare dai colleghi francesi

I patrioti francesi hanno così messo “in sicurezza” il confine tra Italia e Francia, spesso percorso dai migranti che dal nostro paese cercano di arrivare dall’altra parte, in Francia. Le “squadre” di Defend Europe si sono poi messe a perlustrare la zona per fermare “ogni tentativo di entrare illegalmente in Francia”. La missione “Alpi” di Defend Europe è la prosecuzione della fallimentare operazione marittima a bordo della C-Star andata in scena – tra mille polemiche e molti imbarazzi – quest’estate nel Mediterraneo Centrale.

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Non contenti di non essere riusciti a difendere il confine meridionale dell’Europa gli “identitari” si sono così trasferiti su quello tra Italia e Francia. A partecipare a questa missione, che ha fatto grande sfoggio di uomini e mezzi (con elicotteri e droni) che vengono benissimo nei videoclip ma che non ha prodotto alcun risultato concreto,  c’erano patrioti francesi, inglesi e italiani. La sezione italiana di Defend Europe si chiama Generazione Identitaria ed è composta da attivisti convinti che in questo periodo storico sia in atto un’invasione.

Il fallimento della missione di Generazione Identitaria, visto dall’Italia

Niente di meglio quindi che allearsi con altri patrioti europei. Se non fosse che quella dell’internazionale sovranista è solo una favola, un mito, che non ha alcuna corrispondenza con la realtà. Perché i nazionalisti europei hanno lo stesso obiettivo – ovvero tenere alla larga lo straniero – ma interessi contrapposti. Un patriota francese che difende il suo confine dall’invasione non ha alcun interesse ad aiutare l’Italia ad occuparsi di gestire i flussi migratori e dare accoglienza ai richiedenti asilo.

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Non è tutta colpa degli identitari. Alla base del problema c’è il fatto che, a differenza di altre materie, la difesa dei confini nazionali è rimasta di esclusiva competenza dei singoli stati membri. Per questo motivo l’Unione Europea procede in maniera così disarmonica lasciando ampi spazi d’azione a chi gli stranieri li vorrebbe tutti rimandare a casa loro. Oppure, in mancanza di alternative, lasciarli nel paese confinante. Ed è qui che iniziano i problemi per Generazione Indentitaria che di fatto ha collaborato ad un’operazione volta a tenere i migranti all’interno dei nostri confini nazionali. Nel comunicato Generazione Identitaria prova a spiegare il senso dell’operazione vista dal di qua del confine franco-italiano: «Bloccare le rotte dei clandestini, in questo caso tra la Francia e l’Italia, renderà impossibile per loro raggiungere il nord Europa, tolto questo incentivo, i clandestini non avranno più motivo di voler sbarcare sulle coste della nostra penisola».

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Un concetto che ovviamente non ha alcuna attinenza con la realtà. Perché se è vero che tra stare in Italia e andare in Germania i migranti probabilmente sceglieranno la seconda opzione, è anche vero che in mancanza di alternative migliori l’Italia resta pur sempre un paese del “Primo Mondo” decisamente più appetibile rispetto al paese d’origine per chi scappa dalla guerra, dalla fame, dalle persecuzioni religiose o semplicemente vuole tentare la fortuna in un paese ricco come il nostro dove ci sono più possibilità.

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Molti sovranisti italiani si sono accorti che la favoletta del “bloccare i confini per togliere l’incentivo” non ha senso. E sono arrabbiati con Generazione Identitaria che ha fatto il gioco dei francesi. Molti ricordano che è stata la Francia a bombardare la Libia nel 2011 e a causare la caduta di Gheddafi (mentre Berlusconi, da bravo identitario, si era opposto). Sempre la Francia la settimana scorsa ha partecipato ai raid della coalizione anglo-americana in Siria contro Assad. Dopo due giorni passati a incollare lo stesso commento in tutte le risposte Generazione Identitaria si arrende: “con le frontiere chiuse dall’estero, il governo italiano sarà costretto ad adottare le misure necessarie“. A parte il fatto che le Defend Europe ha chiuso un piccolo tratto della frontiera e solo temporaneamente questa è una risposta che ricorda un po’ quella del marito che punisce la moglie evirandosi, e che non tiene conto del fatto che già ora (e anche nei mesi scorsi) la Gendarmerie sia spesso intervenuta per chiudere il confine dall’esterno.

Foto copertina via Facebook.com

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