Gabrielli smentisce che La Stampa abbia lavorato su documenti di intelligence (e i leghisti esultano senza aver capito)

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-07-28

Il sottosegretario Franco Gabrielli smentisce le fonti della ricostruzione de La Stampa sui rapporti tra Russia e Lega ma non il contenuto dell’articolo. Ma i leghisti esultano lo stesso

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È arrivata prontamente la risposta del sottosegretario Franco Gabrielli per conto dell’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica all’informativa urgente chiesta dai deputati Lia Quartapelle del Partito democratico e Gennaro Migliore di Italia Viva sull’articolo pubblicato questa mattina da La Stampa che racconta di alcuni presunti dialoghi tra uno dei principali funzionari dell’ambasciata russa a Roma – Oleg Kostyukov – e Antonio Capuano, organizzatore del viaggio (mai fatto) di Salvini a Mosca. “Il diplomatico – si legge nell’articolo a firma di Jacopo Iacoboni – facendo trasparire il possibile interesse russo a destabilizzare gli equilibri del Governo italiano con questa operazione, avrebbe chiesto se i ministri della Lega fossero intenzionati a rassegnare le dimissioni dal Governo”.

Gabrielli smentisce che La Stampa abbia lavorato su documenti di intelligence

“Le indiscrezioni apparse sul quotidiano La Stampa – chiarisce Gabrielli – in merito all’attribuzione all’Intelligence nazionale di asserite interlocuzioni tra l’avvocato Capuano e rappresentanti dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, per far cadere il governo Draghi, sono prive di ogni fondamento come già riferito al Copasir, in occasione di analoghi articoli apparsi nei mesi scorsi”. Il sottosegretario non smentisce quindi i contenuti dell’articolo, ma le fonti di intelligence che vengono citate. Il quotidiano ha replicato confermando che “i documenti visionati dal nostro giornale sono una sintesi informale del lavoro d’intelligence sulla vicenda, comunicati ai competenti livelli istituzionali”.

I leghisti esultano senza aver capito

Il contenuto dell’articolo in questione ha suscitato preoccupazione negli oppositori della coalizione di centrodestra, che invece si è chiusa a riccio in difesa della Lega. I capigruppo di Camera e Senato del Carroccio Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo in una nota congiunta: “Il governo è caduto per la scelta del Movimento 5 stelle e non per fantomatici motivi privi di qualsiasi fondamento. Ringraziamo il sottosegretario Gabrielli che con le sue parole ha messo a tacere l’odio, gli insulti e le falsità di Letta, Di Maio e di tutta la sinistra che in mancanza di argomenti concreti si aggrappa a squallide fake news”. Altri senatori come Alberto Bagnai e Stefano Candiani hanno accolto le parole di Gabrielli come un proscioglimento, ignorando – forse consapevolmente – che il sottosegretario si è pronunciato soltanto sulle fonti, senza smentire i fatti.

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