La funivia di Virginia Raggi è appesa a un filo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-05-06

Manca un elemento che, secondo l’Anas, è «fondamentale e totalmente a carico del promotore dell’opera»: la copertura del Gra, struttura definita dall’ente proprietario / gestore del Raccordo «ineludibile per concedere il permesso di sorvolo» necessario al transito aereo delle cabine

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La funivia Casalotti-Battistini potrà trasportare 3.600 passeggeri all’ora per senso di marcia, in totale circa 50 mila al giorno. Viaggerà a una velocità di 21,6 chilometri l’ora caricando 10 persone a cabina. Il tracciato previsto è di 3 chilometri e 850 metri che saranno percorsi in 17 minuti. Il progetto prevede sette stazioni. Il costo dell’opera è di 106,9 milioni (nel 2016 però erano 90). Racconta però oggi il Corriere della Sera Roma che manca però un elemento che, secondo l’Anas, è «fondamentale e totalmente a carico del promotore dell’opera»: la copertura del Gra, struttura definita dall’ente proprietario / gestore del Raccordo «ineludibile per concedere il permesso di sorvolo» necessario al transito aereo delle cabine.

Si tratta di un’opera necessaria e non banale – 200 metri di cemento, acciaio e plexiglass – di cui non è stata ancora elaborata una stima. Esperti del settore prevedono una spesa non inferiore ai 10 milioni. E a fine anno, quando il Campidoglio farà il punto economico sul Pums con il Mit, i fondi potrebbero non arrivare, almeno non tutti.

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I dettagli del progetto sono comparsi sul sito di Roma Metropolitane nei giorni scorsi: il capolinea Battistini è progettato lontano dalla metro e in un’area adesso occupata da una piscina pubblica.Eppure Roma Metropolitane racconta di un piano avviato e definito nei costi (109,6 milioni),seppure incompleto nella parte del sorvolo del Gra, la chiave.

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