Fact checking
La fronda M5S anti-Salvini? Non esiste, i grillini stanno con la Lega
Alessandro D'Amato 27/08/2018
I giornali parlano di parlamentari ribelli e insofferenti alla linea del governo. Ma in realtà quasi nessuno critica esplicitamente. E quando lo fa viene sommerso di proteste
Mentre il MoVimento 5 Stelle e la Lega si saldano sempre di più tanto che l’elettorato grillino vive una speciale luna di miele con Salvini e l’ipotesi di presentarsi insieme alle prossime elezioni si fa sempre più reale, i giornali parlano di fronde nel M5S contro il leader del Carroccio. Tutto parte dalla “posizione personale” (parola di Di Maio) del presidente della Camera Roberto (Foglia di) Fico, che invece può riunire attorno a sé qualche parlamentare ribelle. Che però in realtà quando si tratta di criticare il governo sta molto attento alle parole, perché tutti tengono famiglia anche tra i grillini.
La fronda M5S dei parlamentari ribelli (?)
A parlare esplicitamente di fronda nel MoVimento 5 Stelle oggi è Repubblica, che racconta di risentimenti espliciti, velati o indicibili verso Matteo Salvini. A differenza della scorsa legislatura, stavolta il malumore non si può risolvere con le epurazioni. Intanto perché ogni parlamentare è prezioso per governare. E poi è lo stesso Di Maio, pure legato da un rapporto solidissimo con Salvini, ad avere chiaro il cono d’ombra nel quale ha cacciato il Movimento.
C’è però un problema. Una delle parlamentari considerate “ribelli” è Elena Fattori, senatrice eletta nel Lazio: come “prova” del dissenso viene citato un post della senatrice sul suo profilo personale in cui parla di esperimenti di psicologia sociale in cui un’autorità ordina di eseguire azioni in conflitto con i valori etici e morali dei soggetti che devono compiere. La metafora sarà anche un modo (piuttosto contorto) per criticare il governo, ma il post è fatto sul suo profilo personale e non sulla pagina e nessuno viene esplicitamente citato.
Io non vedo, tu non parli, lui non sente
La senatrice Virginia La Mura, eletta in Campania, viene citata tra i frondisti per uno status in cui parla di uomini sequestrati in mezzo al mare. E lì basta dare un’occhiata al commento più apprezzato in risposta allo status per capire che aria tira: “Le sue patetiche opinioni espresse qui sembrano quelle di una pseudo/Boldriniana, e non di certo le idee del movimento 5 Stelle, credo che lei abbia le idee piuttosto confuse, visto come la pensano i vertici del governo 5 Stelle. È grave ciò che afferma pubblicamente in conflitto con ciò che decidono ai vertici. Se le sta a cuore un prosieguo politico in questo movimento, faccia delle serie riflessioni, e sia coerente con le scelte dei 5 Stelle”.
D’altro canto il sondaggio di Demos pubblicato oggi da Repubblica certifica che il gradimento nei confronti di Salvini da parte degli elettori M5S si è quadruplicato in un anno. Se non amore questo, allora quale lo è? Tra i più attivi frondisti poi c’è anche Luigi Gallo, da sempre considerato vicinissimo a Fico: “Il rischio è di barattare miliardi per risolvere un problema percepito ma poco reale in cambio dei problemi reali e quotidiani, che ci attanagliano la mattina ogni volta che ci alziamo dal nostro letto per affrontare la nostra giornata”, scrive lui su Facebook ma anche qui, come nel caso di Paola Nugnes, si tratta di voci isolate che registrano un forte dissenso anche tra gli attivisti più vicini e l’impressione è che scomparirà al primo alito di Voce del Padrone, come è successo altri milioni di volte negli ultimi anni. La fronda anti-Lega nel M5S sembra più un sogno di mezza estate che una realtà politica in grado di far cambiare direzione al Salvimaio e alla saldatura tra due forze naturalmente affini. D’altronde non si può fermare il vento con le mani, no?