Fontana senza medici per l’Ospedale alla Fiera di Milano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-04

Il dinamico duo ha dimenticato qualcosa nell’ospedale Fiera di Milano: i medici.

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Le mirabolanti avventure di Attilio Fontana e Giulio Gallera alle prese in Lombardia con l’emergenza Coronavirus proseguono. Oggi il Fatto Quotidiano ci racconta in un articolo a firma di Marco Palombi che il dinamico duo ha dimenticato qualcosa nell’ospedale Fiera di Milano che doveva essere da 600 posti ma ne ha finora attivati soltanto 24: i medici. E allora la giunta della Regione Lombardia ha proposto uno scambio a quella del Piemonte:

Se la situazione dei Dispositivi di protezione individuale (Dpi) inizia a farsi meno drammatica, al momento nelle regioni più colpite – e quindi soprattutto in Lombardia– quel che manca sono i medici, nonostante il centinaio già arrivato grazie alla Protezione civile: sarà difficile, ad esempio, aumentare i letti dell’ospedale “gioiello” creato in Fiera e affidato al Policlinico di Milano dai 30-35 attuali agli oltre duecento teorici se non arriveranno medici e infermieri.

Curiosamente, la difficoltà di Fontana e soci è venuta fuori grazie a un’offerta avanzata al presidente del Piemonte, Alberto Cirio, centrodestra anche lui: in sostanza, giovedì la Lombardia ha messo a disposizione del Piemonte 53 posti nel nuovo ospedale –pronti tra 10-15 giorni –per sgravare le terapie intensive, a patto però che medici e infermieri per gestirli fossero trovati dai piemontesi. Giusto, ha pensato Cirio, che s’è subito rivolto al governo per avere il personale dalla task force di volontari dalle altre regioni (domani, per dire, arrivano altri 100 infermieri nelle aree più colpite). Qui, però, la faccenda s’è complicata.

fontana gallera medici ospedale fiera di milano

In una riunione ieri mattina, infatti, i lombardi hanno preteso –per consentire alla cosa –uno staff composto anche da sei anestesisti ogni 7 letti: un numero enorme e per una categoria difficilissima da reperire in questo momento (ad oggi in Regione ne sono stati inviati una quindicina). Il governo s’è detto disposto a fornire al Piemonte circa 30 medici e 50 infermieri: insomma, sei o sette anestesisti per 53 posti, non certo cinquanta. Basti dire che l’ospedale della Fiera di Bergamo(quello degli Alpini)aprirà lunedì i primi 35 posti gestiti da 14 medici e 45 tra infermieri, Oss e fisioterapisti.

Il risultato è arrivato in serata: Cirio s’è sentito preso in giro e ha risposto un perfido “no, grazie per il bel pensiero”, ma ce la facciamo da soli; medici e infermieri in più andranno direttamente in Piemonte e si troverà il modo, nel caso, di aumentare i letti direttamente lì. Fontana dovrà trovare altrove i professionisti necessari a far funzionare il suo ospedale spot: non fa prima a chiederli anche lui al governo o il problema è che poi non può più lamentarsi?

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