Attilio Fontana, la faccia di Giordano dalla D’Urso e le mascherine obbligatorie ma “in vendita”

di dipocheparole

Pubblicato il 2020-04-06

Ieri Attilio Fontana è stato ospite da Barbara D’Urso su Canale 5 per parlare dell’obbligo di mascherine in Lombardia. A parte la faccia piuttosto perplessa di Mario Giordano mentre il presidente della Regione Lombardia spiegava perché ha deciso di obbligare i lombardi a mettere i dispositivi di protezione individuale, va segnalato che dopo la distribuzione …

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Ieri Attilio Fontana è stato ospite da Barbara D’Urso su Canale 5 per parlare dell’obbligo di mascherine in Lombardia. A parte la faccia piuttosto perplessa di Mario Giordano mentre il presidente della Regione Lombardia spiegava perché ha deciso di obbligare i lombardi a mettere i dispositivi di protezione individuale, va segnalato che dopo la distribuzione gratuita da parte della Protezione Civile le mascherine saranno in vendita: “Adesso le regaliamo, domani la venderemo al prezzo di costo più una piccola percentuale per il negoziante che le dovrà vendere ad un prezzo calmierato”, ha spiegato il governatore a “Live – Non è la D’Urso, parlando poi anche delle mascherine dell’azienda lombarda di cui “abbiamo una certa disponibilità e da domani iniziamo una distribuzione gratuita alla gente”. “Ne lasceremo una quantità negli esercizi commerciali, nelle farmacie, iniziamo a distribuire per abituare la gente ad usarle e acquistarle” e “faremo in modo che presto possa esserci una fornitura costante da cui la gente possa servirsi”, ha spiegato Fontana. “Comunque garantiremo che i prezzi siano calmierati”, ha aggiunto Fontana.

La polemica sull’uso obbligatorio delle mascherine si era accesa ieri quando il capo della protezione civile Angelo Borrelli aveva detto che, per quanto lo riguardava, lui non la usa “perché rispetto le distanze”. “Non voglio fare polemica con Borrelli, ma se Borrelli viene in Lombardia si copre naso e bocca”. gli ha risposto il vicepresidente della Regione Fabrizio Sala, spiegando che la misura lombarda è nata dopo un confronto con la comunità scientifica e prendendo “esempio dalla Cina o da New York”. La Lombardia, dopo l’ok dall’Iss, attraverso la Protezione civile ha iniziato a distribuire i tre milioni di mascherine ‘made in Lombardia’ già pronte. Per molti, ma non per tutti, come chiarito dall’assessore alla protezione civile Pietro Foroni: “La mascherina sarà data a chi ne è privo – ha spiegato – o a determinate categorie di persone fragili”. In pratica “chi non ne ha bisogno non la prende, non è un gadget, è per utilità pubblica”. “Abbiamo deciso un’ordinanza così importante – ha spiegato l’assessore Giulio Gallera – a tutela della salute. Nei prossimi mesi dovremo uscire sempre con la protezione”. Anche perché con i dati sul contagio da Coronavirus in Lombardia “siamo in pianura e – ha aggiunto il governatore Fontana – bisogna stringere i bulloni per cominciare la discesa”. Se i dati di oggi per Gallera sono “confortanti”, con 50.455 positivi (+1337), 7 nuovi ricoveri non in terapia intensiva per un totale di 12.009; 9 letti occupati in meno in intensiva, i numeri di Milano invece “non ci fanno stare tranquilli” perché solo ieri in città ci sono stati 171 nuovi positivi, arrivati così a 4.533, mentre considerando la città metropolitana i contagiati sono 11.230, 411 più di ieri.

Leggi anche: Mascherine: la differenza tra l’obbligo in Lombardia e in Toscana

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