Mascherine: la differenza tra l’obbligo in Lombardia e in Toscana

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-05

Anche la Toscana va verso una ordinanza che renda obbligatorio l’uso delle mascherine, ma solo quando ogni comune avrà terminato la distribuzione dei dispositivi di protezione

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Anche la Toscana va verso una ordinanza che renda obbligatorio l’uso delle mascherine, ma solo quando ogni comune avrà terminato la distribuzione dei dispositivi di protezione. Lo rende noto in un suo post su Facebook il presidente della Regione, Enrico Rossi.

Mascherine: la differenza tra l’obbligo in Lombardia e in Toscana

“Abbiamo deciso di distribuire tramite i comuni 10 milioni di mascherine gratuitamente ai cittadini della Toscana – spiega – si tratta quasi di tre mascherine a testa. Abbiamo ordinato altre dieci milioni di mascherine. Vogliamo dare continuità a questa iniziativa di prevenzione primaria, in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Le mascherine verranno date ai Comuni della Toscana e chiederemo loro che siano consegnate quanto più possibile casa per casa, anche avvalendosi dei volontari che sono straordinari, sempre e in questo periodo ancora di più”. Rossi aggiunge che proprio i commenti a un suo post precedente chiedevano “con forza che facessi anche l’ordinanza per rendere obbligatorio l’uso della mascherina”. In più, la cronaca riporta “che sono ripresi troppi comportamenti sbagliati da parte dei cittadini e che ci sono troppi assembramenti”. “Per questo oggi stesso voglio fare un’ordinanza che rende obbligatorio l’uso della mascherina all’esterno delle abitazioni – conferma il presidente di Regione – la mia intenzione è che l’ordinanza diventi esecutiva comune per comune a partire dalla data nella quale il comune stesso ci comunicherà di avere effettuato la consegna a domicilio”. Una iniziativa, quelle delle mascherine distribuite dagli enti locali, che nelle sue intenzioni “vuole anche colpire l’odiosa speculazione che in certi casi sulle mascherine si e’ registrata anche in Toscana”.

mascherine obbligatorie toscana

Intanto la notte scorsa a Firenze, dall’aeroporto di Pisa, è arrivato il primo contingente dei 10 milioni di mascherine proveniente dalla Cina. Il carico è stato stoccato a Calenzano, nei magazzini della Protezione civile della Città Metropolitana, dove stamani si è recato anche il presidente della Regione Enrico Rossi. “Le mascherine protettive – ha detto Rossi – verranno distribuite alle Protezioni civili provinciali e da queste ai Comuni. Mi sono sentito con Matteo Biffoni, presidente dell’Anci” della Toscana: “L’accordo è che siano i sindaci sul territorio a distribuirle casa per casa e a comunicarmi poi l’avvenuta distribuzione. A questo punto scatterà l’obbligo di indossarle in tutte quelle circostanze, pubbliche e private, in cui la distanza sociale non è sufficiente alla protezione primaria delle persone: l’obbligo sarà contenuto nella nuova ordinanza che firmerò nelle prossime ore”. “Vogliamo che si evitino fenomeni speculativi – ha aggiunto Rossi – perché la mascherina è un bene primario, uno strumento di protezione. Ci siamo impegnati molto fin dall’inizio a produrne anche in Toscana e ne abbiamo ordinate altri 20 milioni in Cina, perché pensiamo che si tratti di un’iniziativa di protezione primaria che rivolgiamo a tutti i cittadini e a tutte le famiglie”.

attilio fontana mascherine lombardia

Intanto dopo l’annuncio dell’obbligo anche Attilio Fontana fa sapere che verranno distribuite gratuitamente le mascherine dalla Protezione Civile, dopo le critiche:  “Non è veramente una questione di colore politico ma di buonsenso. Da una parte la Lombardia fa un’ordinanza serale sull’uso delle mascherine e se ne frega se ci siano o meno in giro. Dall’altra la Toscana prima pensa a come distribuirle ai Comuni poi fa l’ordinanza”, ha detto Pierfrancesco Majorino, europarlamentare del Pd. Intanto a Milano quasi tutte le persone che si vedono in giro stanno rispettando la nuova ordinanza della Regione Lombardia che prevede di coprirsi il volto quando si esce da casa. Già nei giorni scorsi, la percentuale di volti coperti da mascherine nelle strade del capoluogo lombardo era molto alta e oggi si sono aggiunti foulard e sciarpe su naso e bocca, consentiti dalla nuova ordinanza. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il governatore della Lombardia Attilio Fontana e il prefetto Renato Saccone hanno seguito la messa in Duomo con la mascherina addosso e, scrive l’ANSA, in pochissimi sono usciti a volto scoperto: qualche rider, qualcuno in giro con il cane, ma davvero poche eccezioni in una domenica di sole con pochissima gente in giro. Sono comunque aumentati i controlli, in particolare nelle zone dove ieri erano state segnalate troppe persone: sulla Darsena i Carabinieri hanno dislocato 8 pattuglie, fra motociclisti e Radiomobile e personale della compagnia Magenta.

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