Economia
Flat tax partite IVA, come cambia il regime
neXtQuotidiano 25/09/2019
Il governo valuta un doppio intervento sulle partite Iva: confermato il regime fino a 65mila euro, ma con correttivi antievasione. Superforfait tra sospensione e addio
Il Sole 24 Ore scrive oggi che la flat tax per le partite IVA fino a 65mila euro non sarà cancellata ma corretta per evitare comportamenti evasivi ed elusivi. Tra i correttivi si studia la possibilità di introdurre l’obbligo di fattura elettronica per i contribuenti con imposta secca al 15 percento. Un ragionamento che sta soppesando anche le controindicazioni, perché si tratta di inserire un adempimento per piccoli e piccolissimi operatori che sarebbero chiamati a prendere confidenza con i software o con la piattaforma «Fattura e corrispettivi» sul sito dell’agenzia delle Entrate.
La fattura elettronica avrebbe più un effetto deterrente perché i forfettari non sono soggetti Iva ma trasmettere le fatture all’amministrazione finanziaria garantirebbe una maggiore trasparenza e potrebbe evitare comportamenti illeciti. Del resto, già nelle scorse settimane, il Pd (adesso forza di Governo) in question time in commissione Finanze alla Camera aveva sollecitato ad accendere un faro sui comportamenti evasivi o elusivi da parte delle partite Iva: dalla traslazione del fatturato dell’attività esercitata in forma societaria a quella come ditta individuale fino alla possibilità per il forfettario di poter cedere «parte dei propri ricavi o compensi a un altro contribuente al fine di “pagare” entrambi il 15% di imposte. Sollecitazione a cui l’amministrazione finanziaria aveva risposto con l’intenzione di attivare un doppio binario di controlli: accessi in sede e attività di analisi di rischio sulla base del patrimonio informativo disponibile.
L’altro filone riguarda il superforfait al 20% per ricavi o compensi da 65.001 a 100mila euro che dovrebbe debuttare l’11° gennaio 2020. Il condizionale è d’obbligo perché, come già anticipato dal Sole 24 Ore 15 settembre, ad oggi non è stata chiesta Le misure di contrasto all’evasione sono destinate a entrare nel decreto fiscale collegato alla manovra Si punta a replicare la flessibilità per strade e dissesto idrogeologico e a escludere gli investimenti green l’autorizzazione alla Commissione europea per il regime agevolato.
L’obiettivo dichiarato è quello di non aumentare la pressione fiscale e una soppressione del superforfait andrebbe sicuramente in questa direzione. Anche se per ora la misura – messa nero su bianco dalla legge di Bilancio – è solo una promessa.
Leggi anche: La tassa su merendine e soft drinks e i 50mila lavoratori a rischio