Fedez passa al contrattacco e querela il direttore di Rai3

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-05-25

Il rapper risponde all’annuncio, fatto dall’esponente della Lega in Commissione di Vigilanza, e annuncia la denuncia per diffamazione nei confronti di Franco Di Mare

Dalla querelle alle querele. Le polemiche tra la televisione di Stato e Fedez, dopo quanto accaduto prima e dopo il concerto del Primo maggio, si sposterà nelle aule di tribunale. Nel tardo pomeriggio di ieri, infatti, Massimiliano Capitanio – capogruppo del Carroccio in Commissione Vigilanza Rai, aveva anticipato le comunicazioni ufficiali annunciando la decisione dei vertici di viale Mazzini di procedere con una querela nei confronti del rapper milanese. Ma il 31enne di Rozzano è passato immediatamente al contrattacco. Così Fedez querela Franco Di Mare, direttore di Rai3.

Fedez querela Franco Di Mare e replica alla denuncia della Rai

“Siccome il direttore di Rai3, il signor Di Mare, in Commissione Vigilianza Rai ha detto che io avrei fatto tutto questo e avrei organizzato tutto questo con i giornalisti per tramare alle sue spalle, ma io non sapevo nemmeno chi ca*zo fosse fino al 3 di maggio, e siccome ho letto delle robe abominevoli. Allora, lo dico come lo direbbe un leghista in Commissione Vigilanza Rai: atto doveroso, denuncerò per diffamazione il direttore di Rai3”. Queste le parole pronunciate da Fedez su Instagram, pochi minuti dopo aver avuto notizia della querela presentata dalla Rai nei suoi confronti.

A distanza di quasi un mese, dunque, le polemiche non si placano. Le parole pronunciate da Franco Di Mare in Commissione Vigilanza venti giorni fa, infatti, non hanno fatto altro che gettare benzina sul fuoco di una vicenda che – già nelle ore precedenti – aveva provocato moltissime reazioni politiche. Il discorso letto sul palco del Concertone dal rapper – con riferimenti ad alcune dichiarazioni fatte da esponenti (ed ex) della Lega sugli omosessuali – era stata solamente la prima goccia di un vaso che, poi, si è riempito con la pubblicazione della telefonata ricevuta (prima della sua performance) dagli organizzatori dell’evento. A quella chiamata (registrata e condivisa prima in versione ridotta, poi integrale) era presente anche la vice-direttrice di Rai3, la rete che ha trasmesso il concerto del Primo maggio. Tutto questo è stato raccontato, ancora una volta, prima dell’annuncio di Fedez querela Franco Di Mare.

La replica del rapper alla denuncia della Rai

“Sono orgogliosissimo a maggior ragione di quello che ho fatto, lo rifarei altre mille volte. Mi assumo le responsabilità di ciò che ho detto e ho fatto e quindi affronto le conseguenze, però bisognerebbe ricordare come si è comportata la tv di Stato in questa faccenda – ha esordito Fedez nelle sue IG Stories -. Cosa è accaduto? Ricapitolando, salgo sul palco del Primo Maggio, dico che hanno fatto pressione per cercare di farmi togliere i nomi dei leghisti che dicevano frasi come ‘se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno’ e che la vicedirettrice di Rai3 ha reputato inopportuno il mio testo Scendo dal palco e la Rai dice: ‘Federico dice le bugie’. Non è vero, diffamandomi quindi, e io pubblico la telefonata in cui la vicedirettrice di Rai3 è presente in una conversazione in cui mi si fanno pressioni di omettere dei nomi, non si capisce perché, essendo fatti incontestabili quello che hanno detto i leghisti”.

Il rapper, poi, accusa la tv di Stato di non aver giocato sporco: “Però sapete dov’è la differenza tra me e voi, amici della Rai? È che io la telefonata l’ho pubblicata mettendoci la faccia e pagando le conseguenze, voi, che mi avete registrato a vostra volta, dirigenti della tv di Stato, l’avete data ai giornalisti che devono coprire le loro fonti, a volto scoperto. Ovviamente questo non è un illecito giuridico, però vi siete parati il culo, e questa è vigliaccheria di Stato, però va bene così. Nonostante abbiate fatto il grandissimo sforzo di scatenare tutta la stampa a vostro favore per cercare di dire che la telefonata integrale assume un senso completamente diverso rispetto a quella che ho pubblicato io su Twitter, perché su Twitter ci stanno solo due minuti di video – incalza ancora il rapper su Instagram – andatevi a leggere i commenti su YouTube di cosa pensa la gente: che la telefonata integrale è pure peggio di quella tagliata. E non ho pubblicato tutto quello che c’ho ancora in mano, quindi speriamo che almeno in commissione di Vigilanza Rai mi faranno parlare e dire la mia visto che c’è bisogno del contraddittorio”.

La stampa “amica della Rai”

Fedez, poi, sottolinea anche quel che è successo nei giorni successivi: “Indovinate un pò, per farvi capire come funziona la stampa italiana , la prima testata che ha pubblicato la telefonata integrale sostenendo che stravolgeva tutto il significato, indovinate chi ha intervistato subito dopo per pararle il culo? La vicedirettrice di Rai3. Più o meno sapevo come sarebbe finita e sono felice di questo, perché ci sono tante cose secondo me che devono emergere, per esempio come ha fatto La lega a diramare un comunicato stampa sei ore prima che io salissi sul palco, dicendo ‘se Fedez sale sul palco a leggere il suo testo la Rai non deve pagare il concertone’? Come facevano a sapere quello che avrei detto sei ore prima di salire sul palco? Per tutti quelli che dicono ‘eh, però alla fine sei potuto salire sul palco a dire quelle cose’, sì, al netto che queste cose non dovrebbero succedere a prescindere, però potrebbe essere che io subito dopo quella telefonata abbia chiamato l’organizzatore dell’evento e gli abbia detto che avevo registrato tutta la telefonata perché mi piace giocare a carte scoperte, e guarda un pò subito dopo mi è stato detto che potevo salire sul palco. Cari amici della stampa amica della Rai, non si tratta di farlo per vendere qualche smaltino in più, come volete far intendere voi, perché vi garantisco che la mia famiglia la mantengo anche senza gli smaltini. Si tratta di metterci la faccia, di pagare le conseguenze, perché io che sono un privilegiato mi posso difendere da voi, ma ci sono persone a cui voi molto probabilmente avete riservato lo stesso trattamento che non hanno il privilegio di potersi difendere e che magari davanti a voi hanno abbassato la testa, hanno piegato la schiena e hanno obbedito alle schifezze che gli avete proposto voi. La cosa che veramente mi mette una tristezza infinita è che a comunicare la querela della Rai è stato un leghista della commissione di Vigilanza Rai, che ha detto che su quel palco io avrei detto delle cose gravissime. Amico Fritz della Lega (riferito al leghista Capitanio, ndr), le cose che ho detto sono parole di gente del tuo partito che è ancora lì dentro a fare carriera e che intervistata dopo il Primo maggio ha ribadito che i gay e i matrimoni omosessuali porterebbero all’estinzione della razza umana. Ma dove vivete?”. Tutto ciò prima dell’annuncio: Fedez querela Di Mare.

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