“Lei se ne dovrebbe andare a casa a calci nel sedere”: cosa è successo all’audizione di Franco di Mare sul caso Fedez

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-05-06

Daniela Santanché si è scagliata contro il direttore di RaiTre per la gestione, definita pessima, del caso Fedez al concerto del Primo Maggio. E non sono mancante gli attacchi di altri parlamentari in Commissione vigilanza

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L’accesa audizione di Franco Di Mare in Commissione Vigilanza Rai ha regalato molti colpi di scena. Se da una parte il direttore di RaiTre ha – di fatto – ribadito quanto già scritto qualche giorno fa sui social, dall’altro la reazione della politica è stata molto meno soft. E questo atteggiamento è stato bipartisan, con molti esponenti di partito che hanno attaccato la gestione fatta dalla televisione pubblica del caso Fedez.

Franco Di Mare in audizione per il caso Fedez: cosa è successo

Partiamo dalla “difesa” di Franco Di Mare. Il direttore di RaiTre ha sottolineato come a chiedere il testo dell’intervento di Fedez, prima di salire sul palco esterno dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, siano stati gli organizzatori del concerto. La tv di Stato, infatti, ha solo acquisito i diritti per la messa in onda dell’evento e non aveva nulla a che fare con l’organizzazione. Insomma, la Rai non avrebbe chiesto nulla al rapper di Rozzano e l’intervento della vice-direttrice Ilaria Capitani in quella telefonata fosse solamente una prassi per la gestione della vicenda, come si evince dall’audio completo di quella chiamata. Ed è questo uno dei motivi che, secondo quanto dichiarato dal direttore del Terzo Canale, potrebbe trascinare il caso in Tribunale.

Questa la linea difensiva della Rai, dunque, che però non sembra aver convinto i parlamentari in Commissione Vigilanza. Come riporta Il Fatto Quotidiano, infatti, l’attacco più duro arriva dalla senatrice di Fratelli d’Italia Daniela Santanchè:

“Tutta la storia è stata gestita malissimo. Lei se ne dovrebbe andare a casa a calci nel sedere”.

Ma se c’è chi ha attaccato Franco Di Mare, c’è anche chi ha cavalcato l’onda delle polemiche per accusare Fedez (seguendo la posizione della Rai). Come riporta il Corriere della Sera, il leghista Capitanio ha preso la parola in Commissione Vigilanza per attaccare il rapper di Rozzano:

“Dopo l’iniziale timore, la Rai ha avuto il coraggio di chiamare l’operazione di Fedez per quello che è stato: un imbroglio. Proceda con le dovute azioni legali”.

In attesa di conoscere il prosieguo della vicenda, lo stesso Fedez ha risposto su Instagram alle notizie trapelata dall’audizione di ieri: “Io una causa civile me la posso permettere, ma quanti in Rai non possono farlo e subiscono?”.

Il ruolo di Italia Viva in Commissione Vigilanza

Caso Fedez e non solo. I due parlamentari di Italia Viva in Commissione Vigilanza sono partiti da quel che è accaduto prima, durante e dopo il concerto del Primo Maggio per protestare contro l’ultimi servizio di Report su Renzi e il suo incontro segreto, nell’Autogrill di Fiano Romano, con Marco Mancini del Dis. Faraone e Anzaldi hanno attaccato Di Mare con questa tesi: perché RaiTre accusa Fedez di aver fatto un’operazione di taglio e cucito nel suo video condiviso sui social, ma poi tace sul modo in cui è stato confezionato il servizio della trasmissione di Sigfrido Ranucci?

(Foto IPP/Felice De Martino)

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