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I blocchi stradali per evitare l’esodo al Sud a Pasqua

neXtQuotidiano 04/04/2020

Il Viminale sta predisponendo un piano che prevede controlli più serrati e nei prossimi giorni verrà emessa una circolare su come limitare “le fughe” dei cittadini.

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Il governo pensa a blocchi stradali per fermare l’eventuale esodo al Sud che potrebbe verificarsi per Pasqua. Il Viminale sta predisponendo un piano che prevede controlli più serrati e nei prossimi giorni verrà emessa una circolare su come limitare “le fughe” dei cittadini.

I blocchi stradali per evitare l’esodo al Sud a Pasqua

Il pericolo è che si verifichi di nuovo quanto è accaduto ai tempi delle prime restrizioni, quando il Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19 hanno viaggiato insieme a quei cittadini che hanno preso treni, aerei o automobili per tornare “a casa” scatenando così i primi contagi tra Campania, Puglia e Sicilia. Le regioni del Sud hanno in parte ovviato alla situazione mettendo in quarantena chi arrivava dal Nord, ma è evidente che si tratta di una soluzione-tampone. E allora ecco che potrebbe verificarsi un bis molto pericoloso per la salute pubblica. Il Messaggero spiega oggi che sono due le preoccupazioni principali per le forze dell’ordine: quella che riguarda i lavoratori che vivono al Nord ma hanno origini meridionali, e quella su chi possiede una seconda casa in luoghi di villeggiatura. Il timore è che le migliaia di persone che abitano in Lombardia, in Piemonte e nelle altre regioni industriali stiano pensando in queste ore alla maniera più facile per raggiungere i parenti al Sud. Sono numeri alti quelli di cui si parla, per questa ragione si stanno predisponendo controlli mirati della polizia ferroviaria e stradale.

coronavirus 41mila rientrati da nord a sud

Coronavirus: i 41mila rientrati da Nord a Sud (Il Fatto Quotidiano, 12 marzo 2020)

Sono infatti i treni o le auto il mezzo più usato per cercare di partire. E non saranno ammesse deroghe di alcun tipo, a meno che non si tratti di persone che hanno questioni di salute o altre emergenze. Il ministero dell’Interno continua a pensare che gli italiani mostreranno senso di responsabilità. Ma in queste ore le immagini che arrivano da varie parti d’Italia non confortano chi, ogni giorno, sta per strada a monitorare“i disobbedienti”. Intanto a Belluno, in Liguria e in Piemonte, sono già state emesse delle ordinanze con le quali vengono disposti controlli molto più severi proprio per i giorni di Pasqua. A cominciare dalle strade consolari, dove sono previsti posti di blocco ulteriori rispetto a quelli già attuati sulle autostrade. La fuga verso le seconde case era già avvenuta all’inizio di marzo, quando le scuole sono state chiuse e diversi uffici hanno spostato il lavoro nelle abitazioni.

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