Coronavirus: le regioni del Sud mettono in quarantena chi viene dal Nord

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-08

Obbligo di quarantena per chi arriva al Sud provenendo dalla Lombardia o dall’area delle 14 province delimitate come “zone rosse”: le ordinanze di Puglia, Calabria, Campania, Sicilia, Basilicata, Abruzzo, Molise e Toscana

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Obbligo di quarantena per chi arriva al Sud provenendo dalla Lombardia o dall’area delle 14 province delimitate come “zone rosse (Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia) dal nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri. E’ il ‘cuore’ delle ordinanze che in queste ore hanno emanato Puglia, Calabria, Campania, Sicilia, Basilicata, Abruzzo, Molise e Toscana.

Coronavirus: le regioni del Sud isolano chi viene dal Nord

Il primo in ordine di tempo è stato il governatore della Puglia, Michele Emiliano che nella notte ha pubblicato su Facebook il testo del provvedimento accompagnandolo ad un accorato appello: “Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti: Fermatevi e tornate indietro”, ha scritto. “Scendete alla prima stazione ferroviaria – la sua raccomandazione – non prendete gli aerei per Bari e per Brindisi, tornate indietro con le auto, lasciate l’autobus alla prossima fermata. Non portate nella vostra Puglia l’epidemia lombarda, veneta ed emiliana scappando per prevenire l’entrata in vigore del decreto legge del governo”. “In questo modo sto facendo il massimo in mio potere per limitare danni sanitari gravissimi derivanti da questo improvviso esodo”, ha sottolineato il presidente regionale che nell’ordinanza fa esplicito riferimento all’articolo 650 del codice penale che prevede – per l’inosservanza di prescrizioni dell’autorità ‘per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica o d’ordine pubblico o d’igiene’ – fino a tre mesi di arresto.

Il DPCM 8 marzo Coronavirus

L’ordinanza firmata dalla presidente della Calabria, Jole Santelli, adottata questa mattina alla luce del Dpcm governativo sull’emergenza coronavirus dispone anzitutto misure di informazione e prevenzione, stabilendo che chiunque arrivi dalle zone gia’ identificate a rischio epidemiologico e dalla nuova ‘zona rossa’ “deve comunicare tale circostanza direttamente – ovvero attraverso il proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta – al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale territorialmente competente”. Ai prefetti spetta invece disporre “verifiche presso le stazioni ferroviarie, aeroportuali, le stazioni delle autolinee interregionali”. In Campania, quanti faranno ingresso fino al 3 aprile provenendo dalle “aree rosse” dovranno “osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali”.

Puglia, Calabria, Campania, Sicilia, Basilicata, Abruzzo Molise, Sardegna e Toscana mettono in quarantena chi viene dal Nord

L’ordinanza del governatore Vincenzo De Luca impone anche l’obbligo di “osservare il divieto di spostamenti e di viaggi” e di “rimanere raggiungibile per ogni eventuale attivita’ di sorveglianza”. Contenuti analoghi per l’ordinanza del governatore della Basilicata, Vito Bardi: chi proviene dai territori individuati dal dpcm e’ obbligato a mettersi in quarantena, osservando l’isolamento fiduciario, e a comunicare la propria presenza al medico di medicina generale, se si è minori al pediatra di base, o al numero verde istituito dalla Regione: per loro niente contatti sociali e divieto di spostamenti e viaggi. “Abbiamo il dovere di tutelare la salute dei cittadini – sottolinea il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio – per questa ragione ho dato disposizione agli uffici di predisporre un’ordinanza, che a causa del mio momentaneo impedimento reca la firma del vice presidente della Giunta Emanuele Imprudente, che impone la quarantena a tutti quanti rientrano in Abruzzo. E’ un’ordinanza di difficile applicazione e altrettanto difficile monitoraggio se non sara’ accompagnata da una vasta e coscienziosa collaborazione dei diretti interessati e delle loro famiglie”.

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Coronavirus: la nuova zona arancione (Corriere della Sera, 8 marzo 2020)

Anche in Toscana quarantena obbligatoria per chi arriva in regione dalle zone rosse. Questo in estrema sintesi, spiega una nota, “il contenuto di un’ordinanza cui sta lavorando la Regione e che il presidente Enrico Rossi firmerà nelle prossime ore (e che sarà pubblicata non appena perfezionata)”. “Per limitare al massimo la diffusione del contagio – si legge in una nota della Regione -, in sintonia con il nuovo decreto del governo che istituisce misure speciali per la regione Lombardia e per le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia, anche la Toscana dispone che chiunque, proveniente da queste zone, entri nella nostra regione da oggi in poi o vi sia entrato negli ultimi 14 giorni, debba mettersi in autoisolamento ed informare le autorità sanitarie”. Anche tutti gli individui che hanno soggiornato negli ultimi 14 giorni nelle zone rosse hanno l’obbligo, una volta giunti in Molise, di comunicare entro due ore tale circostanza al proprio medico di medicina generale e di osservare, salvo diversa disposizione, quarantena obbligatoria, mantenendo la stessa per 14 giorni, oltre a divieto di spostamenti e viaggi e rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza.  Anche il presidente della regione Sardegna, Christian Solinas, ha emesso un’ordinanza che prevede, a far data da oggi, controlli per chi è arrivato in Sardegna dalle zone rosse indicate dall’ultimo provvedimento del Governo, approvato questa notte. L’ordinanza prevede, quindi, che le persone arrivate dalle zone di contagio comunichino al proprio medico o pediatra, a partire da oggi, la loro condizione di salute e che rimangano in isolamento domiciliare fiduciario per 14 giorni. Sono vietati spostamenti e viaggi, c’è l’obbligo di essere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza. Nei porti e negli aeroporti chi arriva dalle zone rosse dovrà dichiarare il domicilio nel quale osserverà l’ isolamento fiduciario per 14 giorni e fornire un recapito di reperibilità. Ai Prefetti spetterà il compito di assicurare l’esecuzione delle misure disposte dall’ordinanza.

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