Il trio Stefàno: di figlio in padre (dopo la compagna) in nome del M5S a Roma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-01-14

Il padre del consigliere Stefàno, scrive il Messaggero, si candida alle parlamentarie del M5S a Roma. Sua moglie è assessora dopo essere stata consigliera municipale e collaboratrice parlamentare. E non è l’unico trio in città (EDIT: Stefano Stefàno rinuncia alla candidatura)

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Dopo il figlio, la compagna (nel frattempo diventata moglie) del figlio. E adesso anche il padre. Enrico Stefàno, bis-consigliere al comune di Roma e presidente della Commissione Trasporti della Capitale, potrebbe presto avere altra compagnia in famiglia tra chi scende in politica, come si suol dire, con il MoVimento 5 Stelle.

Il trio Stefàno: di figlio in padre (dopo la moglie) in nome del M5S a Roma

Il Messaggero infatti scriveva ieri che tra i candidati su cui punta il MoVimento 5 Stelle a Roma, insieme a molti nomi illustri come quello di Mauro Vaglio, presidente dell’Ordine degli avvocati di Roma, ed Enzo Borsellino, storico dell’arte e docente a Roma Tre, ci sarà anche Stefano Stefàno, avvocato cassazionista oltre che ex consulente legale delle società del gruppo IRI-ITALSTAT (Autostrade, Bonifica, ecc.), quindi con un curriculum molto superiore rispetto alla media dei 5 Stelle. Ma soprattutto, appunto, padre di Enrico Stefàno. Del consigliere comunale a 5 Stelle si era parlato nel luglio 2016 a proposito di Veronica Mammì, candidata alla Regione Lazio nel 2013 con il M5S, collaboratrice della deputata Federica Daga e in seguito portavoce consigliera del Municipio VI Roma delle Torri, perché nel frattempo proprio lei era diventata ed è tuttora assessora alle politiche abitative, sociali e alle pari opportunità nel VII Municipio. Oltre che compagna proprio di Stefàno all’epoca (si sono poi sposati nel dicembre 2016).

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Alcuni dei candidati pentastellati indicati dal Messaggero (13 gennaio 2018)

In attesa di sapere se l’avvocato Stefàno passerà le Parlamentarie e potrà seguire le orme del figlio e della di lui compagna, non è solo la sua famiglia ad aver fatto tris nel MoVimento 5 Stelle. Basti ricordare Marcello De Vito, presidente dell’Assemblea Capitolina, che a casa troverà molti argomenti di discussione in comune con Giovanna Tadonio – sua moglie ma anche assessora alla sicurezza nel III Municipio guidato da Roberta Capoccioni, fedelissima di Roberta Lombardi – e durante le feste comandate ne troverà altrettanti con la sorella Francesca De Vito, candidata consigliere alla Regione proprio mentre la Lombardi corre per la carica di governatrice. Nel M5S Roma c’è però chi si accontenta del bis: ad esempio Daniele Diaco, consigliere capitolino e presidente della Commissione Ambiente oltre che marito di Silvia Crescimanno, presidente del XII Municipio. E poi c’è l’ormai disciolto VIII Municipio: in consiglio sedevano Teresa Leonardi (40 preferenze) ed Eleonora Chisena (91), madre e figlia; Giuseppe Morazzano (41 voti) e Luca Morazzano (34), padre e figlio. Si vede che la passione civile si trasmette per via genetica o insieme alle affinità elettive. Sempre meglio della vecchia politica, no?
EDIT 16 gennaio 2018: Stefano Stefàno rinuncia alla candidatura. Lo annuncia il figlio, Enrico Stefàno, oggi al Messaggero: «Mio padre ha deciso che rinuncerà alla candidatura». Perché? «Per una questione di opportunità – continua a spiegare il consigliere pentastellato – perché in effetti sarebbe stata una situazione imbarazzante». «Per una volta i padri ascoltano i figli», ci scherza su Enrico.

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