Il mezzo miliardo per i missili che la ministra non ha ancora tagliato
di dipocheparole
Pubblicato il 2018-10-10
Francesco Verderami sul Corriere della Sera racconta oggi dell’ulteriore sviluppo preso nella faccenda delle spese militari da tagliare, dopo la scena del pianto della ministra Elisabetta Trenta per gli F-35: Palazzo Chigi ha chiesto ai ministri di far conoscere «al più presto» i tagli alle spese stabilite dai loro predecessori. A settembre, come ha raccontato …
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Francesco Verderami sul Corriere della Sera racconta oggi dell’ulteriore sviluppo preso nella faccenda delle spese militari da tagliare, dopo la scena del pianto della ministra Elisabetta Trenta per gli F-35:
Palazzo Chigi ha chiesto ai ministri di far conoscere «al più presto» i tagli alle spese stabilite dai loro predecessori. A settembre, come ha raccontato sul Corriere Alessandro Trocino, Di Maio istruì un processo contro la titolare della Difesa, che voleva investire mezzo miliardo su un nuovo sistema missilistico, e che lasciò in lacrime la riunione.
Con un sorriso sornione venerdì scorso Giorgetti si è rivolto alla sottosegretaria grillina all’Economia, Castelli: «Guarda che dalla Difesa non mi è ancora arrivato niente. Se la Trenta non mi dice nulla il mezzo miliardo per i missili resta a bilancio».
In più, l’Espresso scrive che l’atteggiamento dei grillini nei confronti della spesa militare è comunque cambiato:
Salvo colpi di scena, l’acquisto dei caccia prodotti dalla Lockheed è confermato. E la ministra Elisabetta Trenta ha anche annunciato che entro il 2024 l’Italia spenderà per la Difesa il 2 per cento del pil, cioè quasi 40 miliardi all’anno, più di 100 milioni al giorno (attualmente sono 64).