Fatti
Elisabetta Alberti Casellati al Quirinale per l’incarico
Alessandro D'Amato 18/04/2018
Mattarella la convoca al Quirinale per le 11 per conferirle il mandato esplorativo. Che farebbe guadagnare tempo alle forze politiche passando le urne in Molise e Friuli. Per poi cominciare a fare sul serio
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato per le 11 di oggi la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati per conferirle l’incarico esplorativo anticipato nei giorni scorsi. Alla seconda carica dello Stato, eletta con i voti del centrodestra e dei grillini, andrà quindi il compito di conferire con le forze politiche allo scopo di trovare una possibile maggioranza per un governo “del presidente”.
Elisabetta Alberti Casellati verso l’incarico
Il tentativo di Casellati è un modo per sbloccare la situazione incancrenitasi sui veti incrociati, con la Lega che non ha alcuna intenzione di aprire al Partito Democratico per un governo di una personalità del centrodestra e il MoVimento 5 Stelle che non ha intenzione di recedere dalla decisione di escludere Berlusconi da un patto con il Carroccio. Ufficiosamente, l’incarico a Casellati potrebbe servire a fornire ai partiti il tempo necessario per scavalcare le elezioni in Molise (domenica prossima) e Friuli Venezia Giulia (il 29 aprile) per poter arrivare così con le mani libere e un’altra legittimazione “popolare” a un accordo di governo.
La soluzione Casellati è stata caldeggiata dal M5S al posto di quella che conferiva l’incarico al presidente della Camera Roberto Fico. Anche perché sarà più facile dire di no a un’esponente di Forza Italia rispetto al proprio uomo. E arriva proprio mentre il candidato premier del MoVimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha annunciato l’intenzione di “chiudere” le trattative con la Lega perché il Carroccio non è in grado di smarcarsi da Berlusconi.
Si chiude un forno?
Chiudere uno dei due forni, per il M5S, significa però affidare le trattative a un unico sbocco: quello dell’alleanza con il Partito Democratico. Che ieri con il reggente Maurizio Martina ha cominciato ad elencare le sue priorità in tre proposte che però, sostiene, non sono rivolte al M5S ma “al paese”, qualunque cosa ciò significhi visto che ci troviamo in una democrazia parlamentare e il PD ha bisogno del voto in parlamento per far passare le sue proposte.
Marzio Breda ha spiegato oggi sul Corriere della Sera le mosse del Quirinale per l’incarico e a cosa serve la decisione su Casellati:
Scandagliare il terreno in profondità attraverso un intermediario come la Casellati — mossa meno impegnativa di altre — gli serve per due motivi:
1) confermare un rapporto leale e fiduciario con i due mezzi vincitori, in modo che non siano possibili recriminazioni di atti di forza o di esproprio della volontà popolare da parte sua;
2)esaurire e «consumare» fino in fondo le strade da lui ipotizzate dopo il voto per passare successivamente a uno schema libero, con un maggiore spazio di manovra per iniziative discrezionali sue (le cosiddette «risorse potestative»). Queste iniziative, però, dipendono pur sempre da ciò che le forze politiche gli lasceranno fare.
Se lo sforzo della «esploratrice», alla quale il Colle porrà precise indicazioni, andasse male che farebbe Mattarella? Qual è il punto di caduta, in questa fase del gioco? L’incarico a Casellati può servire a chiudere definitivamente il bluff di Di Maio e Salvini: se non va in porto lo schema centrodestra-M5S o Lega-M5S il Quirinale potrebbe sentirsi definitivamente legittimato a conferire l’incarico a una personalità terza. Ovvero il governo del Presidente. Al quale potrebbe partecipare anche il PD.