Attualità
Eleonora Bottaro: la Corte d’Appello manda a giudizio i genitori hameriani
neXtQuotidiano 18/07/2018
Il GUP li aveva prosciolti “perché il fatto non costituisce reato”. I giudici di Venezia ribaltano la sentenza e manda i genitori a processo
La Corte d’Appello di Venezia ha accolto il ricorso della Procura di Padova contro la sentenza di proscioglimento del gup e ha rinviato a giudizio Lino e Rita Bottaro, i genitori di Eleonora, la diciottenne morta di leucemia dopo aver rifiutato la chemioterapia. I genitori, seguaci del medico tedesco e radiato Hamer, saranno in aula il 25 ottobre.
La Corte d’Appello manda a giudizio i genitori di Eleonora Bottaro
Il Corriere della Sera del Veneto scrive che il 30 novembre 2017 la coppia era stata prosciolta dal giudice per le indagini preliminari Mariella Fino, «perché il fatto non costituisce reato». Ma il 5 aprile scorso il procuratore aggiunto Valeria Sanzani aveva presentato richiesta d’appello alla Corte di Venezia, per una questione formale: non era il gup a doversi esprimere in maniera definitiva, perché molti elementi sarebbero potuti essere esaminati in dibattimento. E ieri la Corte d’Appello ha accolto la richiesta della Procura di Padova, rinviando a giudizio i coniugi Bottaro per omicidio colposo aggravato dalla previsione dell’evento.
Nella richiesta di appello il pm Sanzani scrive che Eleonora aveva ereditato«le illusioni» dei genitori, per i quali si dovrebbe superare il concetto di buona fede. Sarebbero stati non colpevoli, secondo la tesi della Procura, se per ignoranza non fossero stati a conoscenza delle opportunità offerte dalla scienza per salvare la figlia. Ma in questo caso l’ignoranza non c’è, sussiste invece la volontà di andare contro la medicina, sabotando con ogni mezzo i dottori e tutti i loro tentativi di informare la giovane in merito alle varie scelte terapeutiche a disposizione.
Lino Bottaro e Rita Benini erano consapevoli, sottolinea il pm, che le loro decisioni erano in radicale contrasto con quanto consigliato dalla scienza. Hanno trasmesso alla figlia le loro illusioni, negandole le possibili alternative e impedendole di fare una scelta libera e consapevole, che l’avrebbe portata probabilmente a sopravvivere alla malattia.
La storia di Eleonora Bottaro
La vicenda venne alla luce nell’agosto 2016: Eleonora Bottaro, 18 anni, è morta di leucemia a Bagnoli in provincia di Padova. La ragazza era figlia di Lino Bottaro, fotografo e giornalista padovano, e ancora minorenne. I suoi genitori avevano rifiutato le cure tradizionali e seguivano un metodo di cure alternative secondo le convinzioni dell’ex medico tedesco Ryke Geerd Hamer, la cui Nuova Medicina Germanica è in realtà una truffa per gonzi, con la peculiarità che a volte uccide.
Al padre Lino e alla famiglia era stata interdetta la patria potestà dal tribunale dei minori di Padova perché volevano che seguisse metodi “alternativi” nella cura, e hanno rifiutato in particolare di sottoporla alla chemioterapia; poi una raccolta firme nel paese in favore dei Bottaro, firmata anche dal sindaco, aveva portato a quella che i giornali locali chiamano “mediazione”: la famiglia aveva ottenuto che la figlia fosse ricoverata in Svizzera, in una struttura che pratica cure alternative, dove le praticavano cure a base di cortisone e vitamina C. All’ospedale di Schiavonia, dove è stata successivamente ricoverata, Eleonora ha trovato la morte.