Fact checking
Di Maio e i grillini folgorati sulla via di Lamorgese
Alessandro D'Amato 06/10/2019
Grazie alla sua uscita-bufala sulla circolare di ridistribuzione immigrati a Terni, Avellino e Ancona, Salvini riesce in un piccolo record: fa fare bella figura a Sibilia e Di Maio nello stesso giorno
Grazie alla sua uscita-bufala sulla circolare di ridistribuzione immigrati a Terni, Avellino e Ancona, Matteo Salvini riesce in un piccolo record: riesce a far fare bella figura persino a Carlo Sibilia. Dopo la nota del Viminale con cui la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha raccontato che le ricollocazioni di immigrati si sono sempre fatte, anche durante l’Epopea del Capitano, il sottosegretario grillino ha voluto maramaldeggiare su Facebook nei confronti dello smemoratissimo leader della Lega.
Di Maio e i grillini folgorati sulla via di Lamorgese
“Mi aspetto le scuse ai cittadini di Terni, Avellino e Ancona da parte dello smemorato di Milano, un politico in decadenza, per aver inutilmente allarmato su un trasferimento ordinario di 30 migranti”, ha scritto Sibilia su FB. Ovvero un “Trasferimento ordinario che lui da Ministro ha messo in atto più volte e con numeri ben superiori. Il 5 luglio ne ha movimentati 2000 ad esempio. 14 mesi non sono proprio serviti per imparare. Qualche volta è più dignitoso il silenzio”.
Il figurone di Salvini era comunque nell’aria, visto che la bufala elettorale postata sulla pagina facebook del Capitano mostrava una circolare del 24 settembre scorso mentre lui nello status chiamava alle armi molto probabilmente fuori tempo massimo: “”Siamo pronti a schierarci con i sindaci della provincia di Terni per impedire il ritorno dell’invasione. Il governo non pensi di riempire l’Italia di clandestini, facendo ripartire un business miliardario, alle spese dei cittadini. Sindaci e governatori della Lega diranno di no”.
Sibilia aveva spiegato prima della nota del Viminale dove fosse l’inghippo nella dichiarazione di Salvini: “Chi pubblica documenti ministeriali che redistribuiscono migranti spacciandoli per un evento tragico e incolpando il governo Conte, dovrebbe essere certo che tale procedura non si sia mai verificata quando al Ministero c’era lui. E se fosse successo perché si tratta di movimenti ordinari? Che figura farebbe? Io so per certo che redistribuzioni del genere accadevano anche mesi fa”.
Da Sibilia a Di Maio, tutti sfottono Salvini
Lamorgese poi aveva chiuso i conti con la nota che riepilogava i trasferimenti di Salvini che il Capitano aveva “dimenticato”:
“Nessuna novità in merito alla ridistribuzione dei richiedenti asilo sull’intero territorio nazionale. La decisione del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del ministero dell’Interno di trasferire 90 migranti da Agrigento ad Avellino, Terni ed Ancona rientra nella ordinaria attività amministrativa di alleggerimento di quei centri di accoglienza in cui si registra un numero eccessivo di presenze”.
“Analoghe operazioni di trasferimento sono state effettuate il 21 giugno 2018 da Siracusa (67 migranti), il 6 agosto 2018 da Agrigento (50 migranti), il 27 agosto 2018 da Crotone (58 migranti), il 25 luglio 2019 (70 migranti) e il 6 agosto 2019 (50 migranti) da Agrigento. Interventi di ridistribuzione hanno riguardato anche il Friuli Venezia Giulia, da dove, il 5 luglio 2019, sono stati trasferiti in altre regioni 2.000 migranti.
Ma non è tutto: oggi è toccato persino a Luigi Di Maio fare bella figura blastando Salvini sulle circolari ministeriali di ridistribuzione degli immigrati: “Sul dislocamento dei migranti seguiamo semplicemente il suo metodo da ministro degli Interni. Nei 14 mesi di Governo ha ridistribuito i migranti che arrivavano in tutti i centri sul territorio nazionale. È bene che in questi casi si taccia invece che fare propaganda”. E poi, maramaldeggiando anche lui: “Durante i 14 mesi del precedente governo arrivavano continuamente barchini e imbarcazioni e sbarcavano migranti. Le Ong erano il 10%, il 90% erano piccole imbarcazioni. E come è sempre accaduto in questi 14 mesi chi sbarcava veniva ridistribuito nelle diverse regioni d’Italia”. “Adesso abbiamo un altro tipo di meccanismo. Oggi chi arriva viene ridistribuito in Europa, chi arriva e non può stare qui deve essere riportato a casa. Ed è per questo con il nuovo decreto del piano rimpatri sicuri accorciamo i tempi per capire se una persona può stare qui o deve tornare a casa, da un anno o due anni a quattro mesi. Se può stare qui – ha concluso – deve stare in tutta Europa”. E il povero Capitano? Dopo le parole di Di Maio il buon Matteo ha dettato una nota furiosetta alle agenzie di stampa parlando del voto in Umbria: ” “Di Maio? Poverino, è disperato. I grillini che si alleano con chi ha mal governato l’Umbria per cinquant’anni, che si alleano con chi hanno fatto arrestare, con chi ha affossato ospedali ed aziende, hanno perso ogni dignità. Il 27 ottobre sarà un voto degli Umbri per gli Umbri, il 27 ottobre sarà una festa di orgoglio e libertà”. Avete notato? Nel merito della questione non ha più replicato. Quando fa così di solito è perché si è accorto di non avere più niente da replicare.
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