Politica
Fermi tutti: Di Maio dice che non crede ai complotti
neXtQuotidiano 20/04/2019
il vicepremier e bisministro sostiene che Siri non è vittima di un complotto ma non spiega perché l’ha voluto nel governo anche se ha patteggiato una pena per bancarotta
Luigi Di Maio non crede ai complotti. O meglio: quando riguardano gli altri, non ci crede. In un’intervista rilasciata ad Annalisa Cuzzocrea su Repubblica il vicepremier e bisministro sostiene che Siri non è vittima di un complotto ma non spiega perché l’ha voluto nel governo anche se ha patteggiato una pena per bancarotta:
Siri dice di essere innocente, vittima di un complotto. Salvini gli crede. Lei no?
«Io non credo ai complotti, non penso ci creda neanche la Lega. Se dice di essere innocente va bene, ma lo devono stabilire i magistrati, tutto qua. Io non dico che Siri debba andare a casa, può continuare a fare il senatore in attesa di rientrare, non è che perde il lavoro».Sapeva che alcuni emendamenti che avrebbero favorito il “signore dell’eolico” Vito Nicastri sono passati dal suo ministero?
«Ci sono state diverse proposte in più occasioni sull’eolico e alcune richieste di introdurre delle sanatorie sugli incentivi. Le abbiamo sempre bloccate. Ci sembravano strane».Andrete in procura con quei documenti?
«Alcune persone del mio staff sono state sentite come persone informate sui fatti».Siri aveva già patteggiato un anno e 8 mesi per bancarotta fraudolenta. Come mai è entrato comunque nel governo?
«Il contratto stabilisce paletti ben precisi e Siri li rispettava. Fosse stato per noi saremmo stati ancora più stringenti, ma le cose si fanno in due. Alla luce anche di questo e di ciò che ha detto il presidente Anac Raffaele Cantone sarebbe opportuno che la Lega lo mettesse in panchina per un po’. Lo devono dire i magistrati che è innocente, non la Lega. La politica non può sostituirsi al potere giudiziario. Queste cose le faceva Berlusconi».
Leggi anche: Federico Arata: la storia del figlio dell’indagato alla corte di Giorgetti