Di Maio sostiene che il cantiere della TAV di Chiomonte non c’è

di dipocheparole

Pubblicato il 2019-01-31

“A Chiomonte non ci vado perché il cantiere non è mai partito. Per il tunnel in cui deve passare il treno non si è ancora scavato un millimetro”. Luigi Di Maio lo afferma oggi in conferenza stampa rispondendo a una domanda su Salvini che ha annunciato una visita proprio al cantiere. Ora, ci dev’essere qualcosa …

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“A Chiomonte non ci vado perché il cantiere non è mai partito. Per il tunnel in cui deve passare il treno non si è ancora scavato un millimetro”. Luigi Di Maio lo afferma oggi in conferenza stampa rispondendo a una domanda su Salvini che ha annunciato una visita proprio al cantiere. Ora, ci dev’essere qualcosa che non torna. Perché il sito di Telt SAS afferma invece che a Chiomonte si sta scavando un tunnel geognostico per conoscere la struttura della montagna in cui passerà la nuova linea Torino-Lione, come avvenuto per le discenderie realizzate in Francia. La galleria è stata invece completata nel 2017. In più, sempre dal sito di Telt leggiamo che finora i lavori sono costati 172 milioni, hanno avuto un picco di 170 persone al lavoro contemporaneamente «i cui 73% operai, 20% capisquadra e tecnici e 7% quadri. Rispetto al totale del personale, il 40% proviene dall’area della Provincia di Torino e della Valle di Susa. Delle 460 imprese coinvolte nei lavori, 211 (43,23%) sono della Provincia di Torino, 67 (13,06%) della Valle».

Dal 2012 il sito è diventato di interesse strategico nazionale. Ma Di Maio a quanto pare ha avuto informazioni sicure da fonti certissime: “Ho fiducia in Toninelli che non sta ritardando sull’analisi per un pretesto”, ha aggiunto “ma si sta confrontando con la Francia e l’Ue per la ridiscussione dell’opera”. Quindi non ci resta che credergli: il cantiere di Chiomonte non è mai partito, anche se è partito. Per questo da domani verrà battezzato cantiere di Schroedinger.

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