La storia dei pullman di Tabacci alla conquista di +Europa

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-01-28

Si è concluso il congresso del partito di Emma Bonino, il segretario è Benedetto Della Vedova ma le polemiche sono tutte sulle presunte modalità con cui Tabacci ha conquistato la maggioranza dei voti per la sua lista

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La meravigliosa storia di +Europa, la lista che non riusciva a candidarsi alle politiche per mancanza di firme, ha trovato un degno epilogo nel congresso fondativo che ieri ha sancito la trasformazione in partito. A prendersi il partito, come si dice in questi casi, è stato proprio colui che con un atto di generosità aveva messo a disposizione Centro Democratico per ospitare i candidati della lista di Emma Bonino.

Così i radicali hanno perso il loro stesso congresso

A vincere è stato Benedetto Della Vedova, che nella vita è stato in tanti partiti tra cui Forza Italia, FLI (il partito di Fini) e pure in Scelta Civica di Monti. Il grande sconfitto è Marco Cappato, che al congresso era il candidato della mozione dei radicali. Ma in assemblea a vincere è stato soprattutto lui, l’uomo che già una volta aveva salvato +Europa: Bruno Tabacci. La sua lista, guidata da un ex democristiano come  33,78% contro il 14,98 di LSD, la lista a sostegno di Cappato.

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Da più parti si racconta infatti come la vittoria di Tabacci sia stata favorita dall’arrivo di truppe cammellate arrivate su pulman per votare in massa. Insomma l’accusa è quella di una scalata organizzata al partito. Sul Corriere della Sera Alessandro Trocino racconta che durante il congresso si sono levate voci contro Tabacci «Hai portato i pullman!» voci alle quali il centrista ha risposto «Che banalità ridicola, si fa una polemica sui mezzi di trasporto? I 5 mila iscritti non sono numeri, ma persone, rispettiamoli. L’iscritto non deve essere un militante a tempo pieno, non si facciano illazioni». A Tabacci sembra sfuggire che non è una polemica sui mezzi di trasporto, ma sul fatto che lui si è portato gli amici a votare. Ma probabilmente se glielo facessero notare, a quel punto risponderebbe: “Smentisco categoricamente, si tratta di semplici conoscenti”.

I pullman di Tabacci e le polemiche sulla vittoria di Della Vedova

Costantino De Blasi, che ha seguito il congresso, ha sollevato la questione dei tesserati pro-Tabacci (a sua volta capolista di Stiamo Uniti in Europa) sottolineando come i sostenitori di Cappato non siano stati in grado di mobilitarsi (o essere mobilitati) in numero sufficiente. Ma la battaglia era persa in partenza contro i pulman tabacciani arrivati da tutta Italia. Anche Michele Boldrin, che si era schierato con Cappato, sostiene che a vincere sia stato Tabacci con i pullman: «Della Vedova deve cominciare a vergognarsi», ha scritto su Twitter.

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Stando a quanto riferisce Dagospia infatti molti dei sostenitori di Tabacci non sapevaNO nemmeno cosa fossero venuti a votare al congresso. C’è  la questione del boom di iscrizioni a 48 ore dalla chiusura dei tesseramenti – 500 su 2000 nelle provincie di Avellino, Napoli, Salerno e Caserta – provenienti da precise zone geografiche. Ci sono i pacchetti di tessere acquistate con singole transazioni (cosa che non sarebbe possibile in base allo statuto) che vengono fatte risalire Centro Democratico. Quei “pacchetti” sono stati ritenuti validi dalla responsabile legale di +Europa (eppure nei giorni precedenti una situazione analoga per un’altra lista, quella di Patrizia Radaelli, “infiltrata sovranista” non era stata “sanata”). Ce n’è a sufficienza per poter dire che Più Europa è un soggetto politico morente? Probabilmente no, anche perché già alle politiche 2018 Tabacci era uno degli azionisti di maggioranza della lista, ora in qualche modo ha anche i voti per dimostrarlo. Il problema semmai è per quei radicali che ci avevano creduto.

Leggi sull’argomento: La trasparenza “quanno ce pare” di Di Battista sul lavoro nero e le Iene

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