Decreto Liquidità: due settimane per i prestiti alle imprese

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-10

Il “taglio” di prestito da 25 mila euro sarà la misura più gettonata. La tempistica che si valuta per la concreta erogazione dei prestiti dovrebbe essere di due settimane a partire da Pasqua, considerando il tempo necessario di allestimento delle pratiche bancarie

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Repubblica spiega oggi in un articolo a firma di Roberto Petrini che cinque milioni di imprese potranno beneficiare della iniezione di liquidità prevista dal governo con il decreto pubblicato ieri sulla Gazzetta ufficiale. Il meccanismo si è già messo in moto e, secondo alcune proiezioni, il sistema bancario potrebbe ricevere nei prossimi giorni oltre un milione di richieste:

In particolare il “taglio” di prestito da 25 mila euro sarà la misura più gettonata. Quello che è certo è che l’operazione è già scattata e le filiali bancarie hanno già acceso i motori: ieri la Sace, la società che insieme al Fondo di garanzia del Mediocredito, ha il compito di garantire oltre 300 miliardi di prestiti (200 Sace e 100 Mediocredito), ha avviato una task force in combinazione con l’Abi per favorire soluzioni semplici. La Sace distribuirà a tutte le banche italiane un “disciplinare” di condotta in modo da uniformare e velocizzare i criteri. «Coperture e risorse ci sono, i prestiti partiranno in tempi brevissimi», dice con una battuta il ministro dell’Economia Roberto Gualteri a Repubblica.

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Il quadro delle garanzie per sei tipologie di impresa (Il Sole 24 Ore, 8 aprile 2020)

La tempistica che si valuta per la concreta erogazione dei prestiti dovrebbe essere di due settimane a partire da Pasqua, considerando il tempo necessario di allestimento delle pratiche bancarie e il rapido riscontro di Fondo di garanzia o Sace. Non rappresenterebbe un problema invece il via libera di Bruxelles che arriverà entro 48 ore: c’è già una intesa informale con la Commissione per il semaforo verde al provvedimento.

L’operazione “moratorie”, contenuta nell’articolo 56 del Cura Italia, viene indicata come “laboratorio” del provvedimento “liquidità” da ieri in Gazzetta. La norma prevedeva per le piccole e medie imprese e le partite Iva il blocco delle rate e delle revoche dei finanziamenti e la possibilità di tirare completamente sul fido accordato. I primi dati che emergono testimoniano che complessivamente alle varie moratorie hanno sinora aderito 500 mila imprese e saranno garantiti 220 miliardi di ossigeno.

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