COVID-19: dove ho già visto questo film?

di Vincenzo Vespri

Pubblicato il 2020-10-23

Nei film del tipo horror-fantascienza ci sono due schemi ricorrenti. Il primo è quello di una società distopica dove una classe dirigente vive in una specie di “paradiso” totalmente aliena e lontana dai bisogni della popolazione. Tipici film sono, ad esempio, Zardoz dove dei privilegiati immortali vivono in un Eden lontano dai bisogni di una …

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Nei film del tipo horror-fantascienza ci sono due schemi ricorrenti. Il primo è quello di una società distopica dove una classe dirigente vive in una specie di “paradiso” totalmente aliena e lontana dai bisogni della popolazione. Tipici film sono, ad esempio, Zardoz dove dei privilegiati immortali vivono in un Eden lontano dai bisogni di una popolazione trucidata dagli sterminatori o gli Hunger Games dove la classe dirigente vive a Capitol City mentre la popolazione soffre la fame nei distretti. Il secondo schema di film è invece basato sugli orrori causati dall’idiozia/fanatismo di una classe dirigente inadeguata. Ad esempio nel magnifico film Il Dottor Stranamore (How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb) l’Umanità precipita nella Terza Guerra Mondiale a causa di generali fanatici e di scienziati nazisti, mentre in Neanche gli Dei di Asimov (non è un film, è un libro, ma è troppo bello e quindi lo cito lo stesso) il nostro Universo rischia di collassare a causa di una classe politica di ciarlatani che si affida a tecnici perfino più ciarlatani di loro. La mia impressione è che, in questa fase, stiamo vivendo le stesse scene descritte in questi film/libri.

cosa chiude con seconda ondata covid 19 mini lockdown
L’altro giorno ero a Milano. Quando ero professore associato a Milano avevo molto legato con i miei studenti. Uno di loro ha messo su una società d’informatica. Il lockdown è stato micidiale per i conti della sua azienda. Un secondo lockdown gli darebbe probabilmente il colpo di grazia. Mentre si mangiava assieme, in una trattoria desolatamente vuota, mi ha detto che preferirebbe rischiare di morire di Covid piuttosto che essere certo di morire di fame. E questa, purtroppo, è la situazione di tanti piccoli imprenditori. Mentre sentivo il suo grido di dolore straziante e lo consideravo simbolo delle difficoltà che stanno vivendo le PMI, fondamentali per il nostro Paese, ho letto su Google, come prima notizia, che il Papa apriva ai matrimoni omosessuali. Ora, in un momento così difficile, il fatto che gli omosessuali potranno, presto o tardi, sposarsi in Chiesa, da una parte mi è sembrata una notizia abbastanza trascurabile, dall’altra, mi son fatto l’idea che perfino il Papa sembra non avere contezza della situazione terribile che sta vivendo il Paese, o, almeno, una parte consistente di esso.

misure per evitare lockdown 2 covid 19
Ma come siamo arrivati a questo punto? Fino a settembre il Covid sembrava debellato, invece, adesso a fine ottobre, sembra che la seconda ondata stia arrivando inesorabilmente. L’elemento scatenante è stato, a mio parere, l’apertura indiscriminata delle scuole. E’ stata una scelta non razionale e meramente ideologica. Mi ricorda il disastro del lysenkoismo staliniano, quando il rifiuto ideologico alle teorie genetiche e la fiducia assoluta nella cooperazione naturale portò a disastri ecologici uno dopo l’altro. La storia, purtroppo, si ripete. Come Cadorna dette tutta la colpa del disastro di Caporetto alla viltà dei soldati italiani, come Lysenko dette la colpa dell’insuccesso delle teorie ai botanici tradizionali che, invidiosi, boicottavano le gloriose teorie comuniste (e questo portò alla fucilazione di almeno tremila botanici tradizionalisti), così adesso il Commissario all’Emergenza dà tutta la colpa del disastro ai Governatori della Regione, ai frequentatori di palestre, a chi va al pub, a chi prende il treno e l’aereo, a chi esce dopo mezza notte, a chi fa jogging etc etc. In realtà abbiamo perso temPo e non ci siamo preparati. Eppure avevamo visto cosa stava succedendo in Francia, in Israele e in Spagna con un’apertura non scaglionata delle scuole. Ora sarà anche vero che non è a scuola che i ragazzi si infettano (e qui ha ragione l’Azzolina) ma i ragazzi, per andare a scuola, devono prendere mezzi pubblici come bus e tranvie affollate dove il contagio è praticamente certo. Faccio un esempio che mi è capitato. Per lavoro sono andato a Catania in aereo. Durante il volo era impossibile ogni forma di contagio, quasi quasi, se avessero potuto, ci avrebbero iniettato nelle vene direttamente l’amuchina seguendo il consiglio medico di Trump. Ma arrivati a Fiumicino ci hanno messi in 40 su un bussino, per almeno 20 minuti, con tutti, ovviamente, a mascherina abbassata a telefonare al cellulare per avvertire che erano arrivati. Ma che senso avevano allora le precauzioni (financo maniacali ed eccessive) prese sull’aereo quando tutto si è sbracato sul bus? Che senso ha aver investito in banchi in rotelle a scuola se non si è pensato a potenziare i trasporti?

orari cambiati trasporti pubblici coronavirus

La cosa che proprio non mi spiego è il perché siamo stati presi di sorpresa. Sia la prima ondata che l’inevitabile arrivo della seconda era stata ampiamente prevista da persone con cui parlo quasi ogni giorno. Valditara, ex capo dipartimento MIUR, proprio per fronteggiare l’emergenza Covid, ha raccolto un gruppo di esperti nella sua associazione (ad esempio il virologo Crisanti, i fisici Branchini, Lusiani e Parisi, i medici come Mariani e Miccoli) che, nella chat di Lettera150, hanno previsto mesi prima quello che sarebbe capitato. Ma anche nelle conversazioni con i miei colleghi accademici (Brugnano come matematico, Corielli come statistico, Gaeta come informatico) si prevedeva senza troppi errori quello che sarebbe inevitabilmente capitato. Gli informatici di Engineering, in collaborazione con Crisanti, hanno realizzato una piattaforma di bio-sorveglianza che permesso di automatizzare il tracciamento dei malati di Covid nella Regione Veneto contenendo le perdite in vita umane. Perché non è stata adottata a livello nazionale invece di puntare su Immuni? Perché si continua a cercare di tracciare i malati a mano? Nei miei articoli su Nextquotidiano, perfino io, quasi sempre, ho fatto previsioni che si sono rivelate corrette. Quello che mi stupisce è che i membri del CTS non siano stati capaci di consigliare adeguatamente i nostri politici. E’ vero che neanche il CTS può sfuggire alla legge universale di Cipolla per cui, in ogni gruppo di umani, la percentuale di cretini è un’invariante universale, ma almeno, fra i membri del CTS, qualcuno d’intelligente e competente ci sarà pure! Perché nessuno di loro si è assunto la responsabilità di segnalare il pericolo mortale della scelta ideologica di aprire in modo indiscriminato le scuole di ogni ordine e grado?

focolaio covid erasmus napoli
Credo che la seconda ondata non si possa più fermare e la priorità adesso è salvare più vite possibili senza compromettere la traballante economia italiana. Sicuramente sarà necessario ritornare alla didattica online per università e superiori. Sarà anche necessario istituire lockdown (magari limitati spazialmente e temporalmente) per evitare il tracollo dell’ossatura dello Stato. In Italia il nerbo dei lavoratori è costituito dalla generazione dei baby boomers quindi di sessantenni dove la malattia, anche se generalmente non mortale, picchia duro. Molti degli operatori dei trasporti, delle forze dell’ordine, degli operatori sanitari, dei magistrati, dei professori, appartengono a questa fascia d’età. Un contagio massiccio potrebbe essere esiziale per le infrastrutture critiche del nostro Paese. Non solo si deve evitare il tracollo del sistema sanitario nazionale per contenere il numero di morti ma soprattutto si deve evitare il collasso delle strutture portanti dello Stato per la sopravvivenza della nostra cultura e per dare un futuro ai nostri figli. Non è più momento di Maggioranza ed Opposizione. Tutte le forze politiche devono unirsi per respingere questa minaccia. Purtroppo, non si è ancora capito che questa malattia è come una guerra, perfino peggio…

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