Cottarelli e lo spread che cala per sfottere Salvini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-30

L’economista segnala un calo di 12 miliardi nel lungo periodo per il crollo del differenziale

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Carlo Cottarelli sulla Stampa di oggi analizza il calo dello spread, sceso di 65 punti da quando la Lega non è più al governo del paese.

Il rapido calo dello spread negli ultimi giorni è la prima buona notizia e sembra riflettere l’apprezzamento dei mercati finanziari per lo scampato pericolo di nuove elezioni che avrebbero probabilmente portato i sovranisti al governo. Lo spread scende allora perché lo vogliono i poteri forti? Mah, a me non sembra sia necessario pensare a una congiura internazionale per spiegare perché i mercati, cioè chi presta soldi all’Italia, si senta rassicurata dall’uscita dal governo di una forza politica, la Lega, che aveva più volte invocato la necessità di aumentare il deficit pubblico in modo significativo anche a rischio di uno scontro con l’Europa.

La Lega potrà lamentarsi di non aver avuto la possibilità di mettere in atto un nuovo approccio di politica economica basato su un indebolimento dei nostri conti pubblici. Magari avrebbe potuto farlo se non avesse staccato la spina al governo precedente. Non lo sapremo mai. Ma certo non c’è da stupirsi se lo spread, dopo essere cresciuto rapidamente alla prospettiva di nuove elezioni, sia poi sceso alla prospettiva di un governo senza la Lega.

spread agosto salvini
Lo spread ad agosto (La Repubblica, 29 agosto 2019)

Poi l’economista fa il conto di quanto si risparmia con il crollo del differenziale tra BtP e Bund:

Lo spread più basso fa bene all’economia italiana per due motivi. Primo perché il suo calo fa risparmiare tanti soldi allo stato. Con un debito di quasi 2400 miliardi, un calo di mezzo punto percentuale dei tassi di interesse comporta un risparmio nel lungo periodo di 12 miliardi, anche se nell’immediato l’effetto è molto inferiore. Secondo, lo spread più basso rafforza il capitale delle banche e consente loro di fare più prestiti. Terzo, c’è un effetto psicologico non indifferente: il calo dello spread segnala l’allontanamento del rischio di una crisi tipo quella che abbiamo attraversato nel 2011-12, una crisi i cui effetti ci stiamo ancora portando dietro.

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