Economia

Così Ferrovie dello Stato mira a prendere il posto di ATAC (nel 2019)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-07-28

FS vuole partecipare alla gara per il servizio pubblico di trasporto. Poi potrebbe ristrutturare l’azienda

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Dopo la rissa tra M5S e Bruno Rota, Lucio Cillis su Repubblica torna a parlare della gara del 2019 per il servizio pubblico dei trasporti e delle intenzioni di Ferrovie dello Stato, che nei mesi scorsi si era fatta avanti per rilevare ATAC e adesso ha intenzione di partecipare al bando per l’assegnazione:

Oggi, dietro le quinte sta scaldando i muscoli Renato Mazzoncini. Il numero uno di Ferrovie è pronto a far scendere in campo, «esclusivamente in caso di gara», come precisano a Repubblica fonti vicine al dossier, Busitalia, la società che si occupa di trasporto su gomma, o Trenitalia stessa.
Ma il percorso per salvare il soldato Atac è irto di ostacoli: i dipendenti sono 12 mila e il debito è a un passo dal miliardo e 400 milioni di euro. La società è irrimediabilmente in rosso con perdite messe a bilancio per il 2015 (l’ultimo pubblicato in attesa di quello 2016) che ammontano a circa 80 milioni di euro, senza segnali di una inversione di marcia. I numeri mostrano un’azienda tecnicamente fallita, con un costo del personale di 536,5 milioni l’anno (il 60% del totale dei ricavi, 930 milioni circa).

renato mazzoncini ferrovie dello stato

Renato Mazzoncini, Ferrovie dello Stato


Ovviamente anche Ferrovie ha bisogno di un piano industriale lacrime e sangue, come suggerito da Rota alla sindaca:

Si tratta di quasi 200 milioni in più di quanto entri dalla vendita di biglietti e tessere, ovvero 373 milioni di euro annui. Poi ci sono gli introiti da contratti di servizio per i quali l’azienda di trasporto incassa 440 milioni da Roma Capitale e 72 milioni dalla Regione. Ma i costi sono altissimi, dal carburante ai ricambi, mentre la flotta, che vale poco o nulla, ha un’età media da brivido e va rinnovata al più presto.
Nel 2019 Fs potrebbe quindi scegliere, se le condizioni di mercato e il perimetro messo a gara lo permetteranno, di gestire la parte servizi, prendendo la scure per riportare l’azienda a livelli accettabili nel giro di 5 anni. E Atac resterebbe una scatola vuota, relegata a gestire il business dei parcheggi.

Leggi sull’argomento: ATAC, cosa c’è dietro lo scontro tra M5S e Bruno Rota

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