Politica
Cosa c’è dietro la foto “storica” dell’alleanza M5S-PD in Umbria
neXtQuotidiano 26/10/2019
La paura di perdere una delle regioni rosse per eccellenza con più di dieci punti di scarto, una botta che farebbe traballare il governo Conte e darebbe il via alla caccia grossa al Capo Politico del MoVimento 5 Stelle tra i grillini
Dietro la foto “storica” che vede ritratti Nicola Zingaretti, Luigi Di Maio, Giuseppe Conte e Roberto Speranza con il candidato dell’alleanza M5S-PD-LeU in Umbria Vincenzo Bianconi c’è la paura. La paura di perdere una delle regioni rosse per eccellenza con più di dieci punti di scarto, una botta che farebbe traballare il governo Conte e darebbe il via alla caccia grossa al Capo Politico del MoVimento 5 Stelle tra i grillini. Ed è una paura che, a sentire i sondaggi delle ultime ore, è anche piuttosto concreta. Per questo ieri, assente Italia Viva (Teresa Bellanova, invitata, ha declinato), i leader hanno deciso per la foto di gruppo ben consapevoli che non basterà. Spiega oggi Fabio Martini su La Stampa:
E così il tono soft dei comizi di tutti e quattro alla fine suggerisce la risposta sul perché i quattro azionisti del governo si siano spinti sin qui: provare a “ridurre il danno”». Perdere in Umbria con 10-15 punti di distacco significherebbe compromettere la prospettiva di un’alleanza politica strategica ma se lo spread fosse di 4-5 punti, nulla sarebbe pregiudicato.
In Umbria, dopo lo scandalo che ha portato alla luce l’estesa natura clientelare del Pd locale, da tempo il centrodestra governa nelle città più grandi: Perugia, Terni e Foligno. Ma anche a Spoleto, Orvieto e Todi. L’imprenditore di Norcia Vincenzo Bianconi risulta comunicativo, dotato di una parlantina che gli ha consentito di prevalere nei faccia a faccia con la sfidante di centrodestra ma i sondaggi pubblicabili, non davano speranze all’alleanza elettorale tra quello che in Umbria ormai è etichettato come il partito delle clientele e quello dell’anticasta.
Spiega Goffredo De Marchis su Repubblica che i numeri di partenza sono disperati.
Alle ultime Europee il centrodestra unito ha superato in Umbria il 50%. La Lega da sola ha conquistato il 38% dei consensi. Pd-5 stelle, insieme, partono dal 39% del voto di maggio (25 i dem e 14 i grillini). L’obiettivo, anche mettendo in conto la caduta, è ridurre questa forbice di 11 punti a cifre più ragionevoli, che diano l’idea di fiducia nel nuovo governo. Narni è stata scelta perché è una delle poche roccaforti rosse rimaste, amministrata dal sindaco Francesco De Rebotti (Pd).
Il 62 % degli umbri è già governato dal centrodestra. Non a caso l’operazione è stata fatta in ritardo, condizionata dagli assetti romani, dal cambio di governo. Bianconi è stato scelto appena un mese fa, mentre Salvini ha piantato le tende nelle regione da maggio. L’evento comune, prima foto del governo unito, è arrivato sul filo di lana, all’ultimo giorno prima del silenzio elettorale.
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