Coronavirus: la Germania promette aiuti a Italia e Spagna senza troika e austerità

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-06

Dietrofront di Berlino: a detta dei ministri degli esteri e delle finanze del governo Merkel a fronte di “massicce restrizioni” che sono “misure giuste”, ma “provocano profonde ferite nelle nostre economie nazionali” è necessario “un chiaro segnale di solidarietà europea nella pandemia da Coronavirus. La Germania è pronta a darlo”.

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L’Europa sosterrà i Paesi dell’Ue più colpiti dal Coronavirus SARS-COV-2 e da COVID-19, come Italia e Spagna, “senza troika, condizioni inutili e programmi di riforma”. Lo affermano, in un articolo a doppia firma apparso stamattina su diversi giornali europei (ossia La Stampa, Les Echos, El Pais, Publico e Ta Nea), Heiko Maas e Olaf Scholz, rispettivamente ministro agli Esteri e alle Finanze della Germania.

La Germania promette aiuti a Italia e Spagna senza troika e austerità

“È vero”, ammettono i due membri di spicco del governo guidato da Angela Merkel, “che, in questa terribile pandemia, all’inizio l’Europa non era sufficientemente preparata a tutti gli aspetti e che in un primo momento non ha trovato una risposta convincente ad ogni problema”. Ma adesso, aggiungono Maas e Scholz, “quello che conta è dare una risposta complessiva europea in uno spirito di solidarieta’. Ognuno dei nostri Paesi uscirà rafforzato dalla crisi solo se l’Europa ne uscirà forte e unita”. A detta dei due ministri – a fronte di “massicce restrizioni” che sono “misure giuste”, ma “provocano profonde ferite nelle nostre economie nazionali” – è necessario “un chiaro segnale di solidarietà europea nella pandemia da coronavirus. La Germania è pronta a darlo”. Maas e Scholz sottolineano che “il compito comune dell’Europa è ora quello di affiancare i programmi esistenti, colmare lacune e tendere una rete di sicurezza per tutti gli Stati dell’Ue che necessitano di ulteriore sostegno. Bruxelles ha già allentato molto i criteri del Patto di stabilità e crescita e le regole per gli aiuti di Stato”.

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I due ministri ricordano in proposito anche “l’ulteriore programma di acquisto di titolo di Stato e di altri enti” da parte della Banca centrale europea, volto a “stabilizzare i mercati finanziari”. Ma “ora è necessario compiere un altro passo”, scrivono il responsabile agli Esteri e quello alle Finanze in Germania: “Gli Stati più colpiti dal Coronavirus devono essere stabilizzati a livello finanziario in modo rapidissimo, non complicato e in misura sufficiente”. Quindi ecco la proposta: “Assieme provvediamo velocemente a sufficiente liquidità in tutti gli Stati dell’Unione europea affinché la tutela dei posti di lavoro non dipenda dagli umori degli speculatori. Qui i mezzi finanziari non devono essere vincolati a condizioni inutili che equivarrebbero a una ricaduta nella politica dell’austerità del periodo successivo alla crisi finanziaria e che porterebbero ad una disparità di trattamento di singoli Stati membri”. Maas e Scholz, secondo i quali gli Stati dispongono di margini finanziari diversi per reagire a questa crisi economica di cui non hanno colpa”, non hanno dubbi: “Il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) offre già la possibilità che i Paesi dell’euro possano ottenere assieme capitale alle stesse condizioni di favore. Per l’Italia questo significherebbe 39 miliardi di denaro fresco”.

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Il fondo permanente e il Meccanismo Europeo di Stabilità (Il Messaggero, 22 novembre 2019)

Secondo i ministri tedeschi, “queste risorse dovrebbero poter essere utilizzate per tutte le spese necessarie nella lotta contro il coronavirus. Non ci servono troika, controllori, una commissione che sviluppi programmi di riforma per un Paese, bensì aiuti veloci e mirati. Esattamente questo è quanto il Mes può offrire se lo adeguiamo in modo ragionevole“. Ed è a questo scopo che Maas e Scholz propongono, inoltre, “un Fondo di garanzia paneuropeo che può garantire i crediti con cui la Banca europea degli investimenti (Bei) approvvigiona di liquidità le piccole e medie imprese nei rispettivi Paesi”, mentre “con il progetto Sure (Support mitigating unemployment risks in emergency), appena adottato dalla Commissione Ue, si possono sostenere sul piano finanziari i membri Ue che vengono in aiuto delle imprese”. Una volta superata la crisi, affermano ancora i due ministri del governo Merkel, “bisognerà che l’economia europea ritorni su un cammino di ripresa e crescita. Qui noi Stati dell’Ue dobbiamo agire assieme, in uno spirito di solidarietà europea e unendo le energie per rafforzare l’Unione europea”, che secondo i due ministri tedeschi, “se saranno compiuti i passi giusti”, uscirà “più forte dalla crisi”.

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