Coronavirus a Fiumicino: dove è stata la donna contagiata

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2020-03-01

La donna raggiunge il nord Italia (molto probabilmente Milano) in aereo il 19 febbraio scorso. Qui, la sera stessa assiste alla partita degli ottavi di finale di Champions, vinta dai bergamaschi per 4-1. Fino al 21 si sposta tra Milano e Alzano Lombardo, alle porte di Bergamo

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G.E,, la donna di 38 anni di Fiumicino risultata positiva al test del Coronavirus, è andata anche allo stadio per vedere Atalanta-Valencia prima di tornare a Roma. In queste ore si stanno ricostruendo i suoi contatti e si sa che dal 19 al 21 febbraio è stata ad Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, dove si sono verificati alcuni casi.

Coronavirus a Fiumicino: dove è stata la donna contagiata

Per adesso sono positivi a SARS-CoV-2 il marito e la figlia di dieci anni della donna, mentre il figlio di 5 anni è negativo. Il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, ha deciso, in via cautelativa, di chiudere fino al 9 marzo la scuola elementare frequentata dalla bambina anche se ha tenuto a rassicurare: nessun focolaio in provincia di Roma. In città intanto si lavora alla ricostruzione dei contatti della famiglia: al termine dell’indagine epidemiologica si deciderà chi andrà in “sorveglianza attiva domiciliare”. Racconta oggi Il Messaggero:

La donna raggiunge il nord Italia (molto probabilmente Milano) in aereo il 19 febbraio scorso. Qui, la sera stessa assiste alla partita degli ottavi di finale di Champions, vinta dai bergamaschi per 4-1. Fino al 21 si sposta tra Milano e Alzano Lombardo, alle porte di Bergamo. In questo paesino di poco più di 13mila abitanti, si è recata all’ospedale del posto per assistere il padre malato. Altro alert per la task force al lavoro. Il presidio sanitario di Alzano è un focolaio: tra i positivi al Coronavirus c’è anche un primario. In quest’area, la crescita dell’epidemia è stata rapidissima, perché da zero casi della scorsa settimana nel giro di 5 giorni si è arrivati a 103 contagiati. La donna, poi, avrebbe dichiarato espressamente ai medici di essere entrata in contatto con persone infette.

coronavirus numeri
I numeri del Coronavirus SARS-CoV-2 (Il Messaggero, primo marzo 2020)

Il 22 mattina, poi, rientra a Fiumicino, nella sua abitazione dell’Isola Sacra dove iniziano a manifestarsi i primi sintomi. Il viaggio di ritorno è sempre in aereo. La squadra di tecnici ora infatti è sulle tracce degli altri passeggeri che erano a bordo di quel boeing. Secondo le autorità sanitarie dovranno essere sottoposti anche loro a profilassi. Non è escluso che la 38enne potrebbe aver contagiato anche loro.

I rischi per scuola di Fiumicino

Da definire ancora come comportarsi rispetto ai compagni di classe della ragazzina: l’ultima parola spetterà, ancora, alla Asl. Non dovrà chiudere invece la materna poco distante: è solo vicina all’edificio sotto controllo, ma sarà comunque sotto osservazione. La seconda scuola invece – la materna frequentata dal figlio maschio – “rimarrà aperta per decisione della task force sanitaria. Proseguirà dunque la propria attività tenendo presente che il bambino che la frequentava è risultato negativo”, ha fatto sapere il sindaco nel pomeriggio. Tutte le strutture didattiche che saranno chiuse saranno sanificate dai tecnici regionali.

scuole chiuse aperte regione per regione
Le scuole chiuse e aperte regione per regione (Corriere della Sera, primo marzo 2020)

Controlli, stavolta a Roma, anche a Capannelle, alla scuola dei Vigili del Fuoco: è un allievo pompiere infatti uno dei due positivi trovati in Umbria, sta bene e non ha sintomi. I corsi saranno tenuti a distanza per chi al momento non è in sede, mentre i 150 aspiranti vigili che si trovano nella struttura, tutti asintomatici, sono sottoposti ogni giorno a sorveglianza sanitaria. Oggi gli occhi sono però sulla famiglia di Fiumicino, le cui condizioni generali sono tranquillizzanti: “Stanno bene, stanno tutti in isolamento – spiegava stamattina l’assessore D’Amato – Stiamo cercando di alleviare il peso di questa condizione, soprattutto per il bimbo più piccolo. A cinque anni stare in isolamento è una cosa difficile ma necessaria. Gli abbiamo detto che si trovava su un’astronave”.

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