«Coronavirus: in Emilia-Romagna 20mila contagiati reali»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-25

Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe: «La stima è di oltre 181mila casi in Italia, rispetto ai 69.176 confermati, e di 20.569 in Emilia-Romagna rispetto ai 9.254 diagnosticati finora»

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Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. istituzione di formazione e ricerca medico-scientifica con sede in via Amendola a Bologna eindirizzata alla sostenibilità del servizio sanitario pubblico, spiega oggi in un’intervista al Corriere di Bologna che in Emilia-Romagna, in base ai calcoli sui numeri reali dei contagiati, in 20mila potrebbero aver contratto il Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19.

«In Emilia-Romagna 20mila contagiati reali»

«Considerato che in Italia i tamponi vengono fatti prevalentemente sui soggetti sintomatici», spiega Cartabellotta secondo lo stesso ragionamento fatto ieri da Angelo Borrelli, «la gravità e la letalità di Covid-19 sono ampiamente sovrastimate perché vediamo solo la punta dell’iceberg. In particolare, il tasso grezzo di letalità ieri in Italia ha raggiunto il 9,9%, con ampie variabilità regionali: il 13,6% in Lombardia, una spia rossa che conferma il sovraccarico degli ospedali, in particolare delle terapie intensive, allineando i numeri alla narrativa di chi lavora in prima linea. Escludendo la Lombardia il tasso di letalità in Italia è del 7,1% e del 10,6% in Emilia-Romagna, di poco superiore al dato nazionale, senza alcun segno di evidente sovraccarico».  Ma se questo ragionamento è valido, allora aumenta il numero di contagiati reali: «Le nostre stime si allineano a quelle della coorte cinese dello studio pubblicato su Jama: 81% con sintomi lievi, 15% ospedalizzati e 5% in terapia intensiva. Sui dati di ieri la stima è di oltre 181.000 casi in Italia, rispetto ai 69.176 confermati, e di 20.569 in Emilia Romagna rispetto ai 9.254 diagnosticati finora. Nella parte sommersa dell’iceberg ci sono oltre 118.000 casi lievi/ asintomatici non identificati in Italia di cui oltre 12.000 nella nostra regione».

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Coronavirus: i dati della Protezione Civile e il confronto Lombardia-Veneto-Emilia-Romagna (fonte)

Intanto il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha firmato una nuova ordinanza che consolida e uniforma il quadro delle misure di contrasto della diffusione della Covid-19 sui territori delle province di Rimini e Piacenza. L’atto, precisa la Regione, assorbe e sostituisce le due ordinanze precedenti, adottate ieri e domenica. La nuova ordinanza in pratica conferma tutte le misure fin qui varate per le due province con la sospensione pressoché generalizzata delle attività economiche, ad esclusione di quelle essenziali o di quelle che garantiscano contatti limitati fra le persone al proprio interno, applicando rigide misure di sicurezza, e il rafforzamento delle misure per garantire il contenimento e il distanziamento sociale, a partire dal divieto di ogni assembramento con più di due persone, con l’intensificazione dei controlli. Valide per entrambe le province due misure prima inserite in una delibera o nell’altra: sia nel piacentino sia nel riminese, rispetto alle imprese che devono sospendere la loro attività, possono proseguire le aziende di logistica e magazzino limitatamente alla gestione di merci la cui ricezione, immagazzinamento, lavorazione e spedizione sia connessa ad attività o filiere riguardanti beni essenziali compresi nell’allegato 1 del Dpcm 11 marzo 2020. In entrambe le province tutte le strutture ricettive sono chiuse.

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