Quella volta che Conte stava per fermare la TAV con la sola imposizione delle mani

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-08-21

Ieri il senatore Airola ha deciso di svelare un dettaglio inedito sull’Eroico Bambino Giuseppe, e lo ha fatto su Facebook ma premettendo che non era il caso di parlarne su Facebook

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Ve lo ricordate Alberto Sordi in Un Americano a Roma?Se anch’io da bimbo, mami, fossi stato trasferito nel Kansas City… invece so’ stato bloccato dalla scarlattina… do you remember mami quando ho ricevuto la scarlattina? You don’t remember?“. Ecco, se non ve lo ricordate potete fare un salto stamattina sulla pagina facebook del nientepopodimenoché senatore del MoVimento 5 Stelle Alberto Airola: ascolterete una storia bellissima, in cui Giuseppe Conte stava per bloccare la TAV quando il perfido Salvini l’ha costretto alle dimissioni da Palazzo Chigi e quindi niente, sarà per un’altra volta.

Quella volta che Conte stava per fermare la TAV con la sola imposizione delle mani

Airola da qualche mese ha toccato il fondo sulla TAV: aveva promesso dimissioni in caso di sì all’opera, poi quando si è reso conto che il sì all’opera stava arrivando si è rimangiato le dimissioni, a dimostrazione del fatto che quelli del M5S hanno delle idee, ma se non vi piacciono ne hanno delle altre. Poi, non contento, ha cominciato a scavare con una figuraccia epocale in Aula sui numeri della TAV e la successiva sbroccata su facebook con tanto di dichiarazione di guerra poi prontamente cancellata: “Il TAV è fermabile e io lo fermerò”.

alberto airola

Ieri ha deciso di svelare un dettaglio inedito sull’Eroico Bambino Giuseppe (tanto per rimanere in tema di Un Americano a Roma), e lo ha fatto su Facebook ma premettendo che non era il caso di parlarne su Facebook:

Vorrei chiarire un aspetto critico per molti, sul fatto che Conte abbia dato il via ai lavori del TAV. Bene, io mi ero recato da lui con tutte le carte e le dimostrazioni sull’inutilità dell’opera, indicandogli varie vie di uscita e rassicurandolo sulle penali inesistenti. Dopo aver fatto partire l’opera, mi ha richiamato lui, per spiegarmi che era affranto e pensava a tutti i No TAV, mentre faceva quella dolorosa scelta e il suo discorso pubblico.

Mi ha detto “date la colpa a me non a Toninelli” e mi ha concesso un’opportunità di cui era ignaro (e anche per questo non voglio parlarne qui, sembrerebbe che l’abbia raggirato ma non è cosi) . Quindi non posso parlarne su FB ma se fosse durato questo governo, probabilmente, ce l’avremmo fatta almeno a sospendere i lavori. Detto questo, comunque vada, continuerò la mia battaglia contro l’opera. Convintamente NoTAV

Ovviamente è inutile star lì a chiedere dettagli sull’opportunità di cui Conte era ignaro e che adesso Airola non può più svelarci perché no. Meglio ricordare che c’è un esempio storico: il mago Oronzo, che riesce a macchiarti giacca e cravatta “con la sola imposizione delle mani”.

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