Politica

I consiglieri regionali del Veneto (della Lega) che hanno chiesto il bonus 600 euro

neXtQuotidiano 10/08/2020

In Veneto ci sarebbero un paio di leghisti di Palazzo Ferro Fini che avrebbero usufruito del bonus. A questo punto, le liste elettorali che erano di fatto pronte rischiano di saltare per aria: Zaia ha già detto ai suoi che chi ha preso il bonus non sia ricandidato

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Il Gazzettino scrive oggi che tra iduemila amministratori regionali di tutta Italia coinvolti nello scandalo dei “furbetti” del bonus per le partite Iva, ci sarebbero anche consiglieri regionali veneti della Lega. Una, due persone, forse addirittura tre. Amministratori che prendono circa 8mila euro netti al mese dalla Regione Veneto e che avrebbero pure incassato il bonus da 600 euro mensili, poi elevato a 1000, previsto dai decreti Cura Italia e Rilancio per sostenere il reddito di autonomi e partite Iva in difficoltà durante la crisi del coronavirus.

E mentre le chat interne al partito ribollivano di messaggi, riportando la decisione di Zaia di escludere dalle liste chi avrebbe incassato i soldi dall’Inps, a uscire allo scoperto è stato in serata il deputato e segretario della Liga Veneta Lorenzo  Fontana: «Al momento non abbiamo alcun riscontro – ha dettoFontana -, ma se dovesse emergere che eletti hanno fatto richiesta all’Inps del bonus da 600 euro al mese per le partite Iva, quei nomi non finiranno tra i candidati nelle liste della Lega in Veneto e verranno immediatamente sospesi dal movimento».

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E pensare che per tutto il giorno l’attenzione si era focalizzata sui parlamentari. Si sapeva di cinque deputati a livello nazionale, di cui tre della Lega, 1 del M5s e 1 di Italia Viva, che avevano chiesto all’Inps il bonus. E tra i parlamentari leghisti, nel pomeriggio si era sparsa la voce che potesse esserci anche un veneto. Unico indizio: un deputato con partita Iva, quindi non un dipendente ma un professionista. Solo che in Veneto, che è la terra delle partite Iva, equivale a cercare un ago nel pagliaio. Sono circolati nomi, ci sono state smentite, qualcuno ha richiamato dalla spiaggia il commercialista ventilando la possibilità che le pratiche di contributo possano procedere in automatico, all’insaputa degli interessati.

Senonché, in serata, l’attenzione si è spostata sui consiglieri regionali uscenti perché a prendere il bonus in tutta Italia sarebbero duemila tra assessori regionali, consiglieri, sindaci, addirittura governatori. E da quel che è trapelato, in Veneto ci sarebbero un paio di leghisti di Palazzo Ferro Fini che avrebbero usufruito del bonus. A questo punto, le liste elettorali che erano di fatto pronte rischiano di saltare per aria: Zaia ha già detto ai suoi che chi ha preso il bonus non sia ricandidato, Fontana ha confermato e aggiunto pure la sanzione della sospensione dal partito.

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