Come sta Berlusconi oggi: il bollettino del 5 settembre

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-09-05

Il secondo bollettino di Alberto Zangrillo sulle condizioni cliniche di Berlusconi ricoverato al San Raffaele

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Alberto Zangrillo oggi ha spiegato con un breve bolletino quali sono le condizioni cliniche di Silvio Berlusconi, rociverato al San Raffaele per un principio di polmonite bilaterale.

Come sta Berlusconi oggi: il bollettino del 5 settembre

Secondo Zangrillo “Le condizioni cliniche del paziente Silvio Berlusconi permangono stabili. Il quadro respiratorio e clinico conferma un decorso regolare e atteso, che induce quindi a un cauto ma ragionevole ottimismo”, conclude. Ieri il medico dell’ex premier aveva riferito nel primo bollettino sulle condizioni di Berlusconi alle 16 che il ricovero ospedaliero si è reso necessario per un blando coinvolgimento polmonare in una paziente a rischio e con patologie pregresse ma che la  situazione clinica che allo stato attuale “è tranquilla e confortante”. Berlusconi non è intubato e respira autonomamente. Zangrillo ha prescritto il riposo assoluto anche se l’umore non è dei migliori. Berlusconi trascorrerà la notte e i prossimi giorni al San Raffaele. “Tutte le narrazione relative ai supporti di ossigenoterapia sarebbero anche plausibili, ma oggi appartengono alla fantasia di qualcuno. Non ci sarebbe nulla di male a farlo”

come sta berlusconi polmonite bilaterale 1

Marina Berlusconi e la caccia al colpevole

Mentre sui giornali continuano a uscire retroscena su presunte liti tra le figlie di Berlusconi Marina prova a chiudere la questione: “Credo che la malattia di mio padre, come quella di qualunque altro essere umano, meriterebbe ben maggiore rispetto, discrezione e attenzione alla verità di quanto non legga e non ascolti in questi giorni. Giorni segnati dalla ossessiva ricerca di conflitti che non esistono e da una caccia al ‘colpevole’ che lascia davvero sconcertati”. Per quanto mi riguarda – continua la dichiarazione di Marina Berlusconi – , mi vedo attribuiti non solo pensieri che non ho mai avuto e accuse che non mi sono mai sognata di formulare, ma addirittura parole e giudizi che non avrei mai avuto motivo di pronunciare. Sarò un’ingenua, ma non riesco a rassegnarmi nel vedere così calpestati i sentimenti di familiari, amici veri, collaboratori leali. Oltre, naturalmente, all’impegno dei medici che stanno seguendo come sempre mio padre con grande professionalità e umanità e che ci tengo ancora una volta a ringraziare”.

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