Come la Casellati potrebbe fermare l’emendamento sulla canapa

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-12-15

Elisabetta Casellati potrebbe fermare la norma sulla canapa. La presidente del Senato, eletta dal centrodestra compatto con i voti del MoVimento 5 Stelle, sarebbe propensa a dichiarare inammissibile il subemendamento approvato tre notti fa in commissione Bilancio del Senato. Una decisione che, racconta oggi Il Fatto Quotidiano, la Casellati dovrà prendere entro le prossime 24 …

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Elisabetta Casellati potrebbe fermare la norma sulla canapa. La presidente del Senato, eletta dal centrodestra compatto con i voti del MoVimento 5 Stelle, sarebbe propensa a dichiarare inammissibile il subemendamento approvato tre notti fa in commissione Bilancio del Senato. Una decisione che, racconta oggi Il Fatto Quotidiano, la Casellati dovrà prendere entro le prossime 24 ore, stralciando la norma prima che l’Aula del Senato voti la fiducia alla manovra. A spingere Casellati è il pressing di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia che, per dirla con le parole di Giorgia Meloni, giudicano la norma “folle, perché permette di spalancare le porte alla vendita legale di cannabis light che il Consiglio superiore della Sanità ha giudicato estremamente pericoloso”.

cannabis light casellati

Al tentativo del centrodestra risponde Cannabidiol Distribution con un comunicato:

È chiaro che l’emendamento approvato in commissione bilancio risponde finalmente al vuoto normativo evidenziato mesi fa dalla sentenza delle Sezioni Unite, che nient’altro ha fatto che passare in modo chiaro la palla al parlamento al fine di riempire il vuoto legislativo presente all’interno della legge 242/16. Finalmente, questo emendamento metterebbe la parola fine all’incertezza giurisprudenziale che riguarda l’intera filiera, introducendo una regolamentazione che farebbe chiara distinzione tra ciò che è canapa industriale e ciò che è cannabis assicurando alle 3000 imprese del settore di non operare nell’incertezza giuridica.

Ricordiamo a chi grida, senza un logico motivo, all’incostituzionalità di questo emendamento, che è stato regolarmente votato in commissione bilancio dalla maggioranza di governo e che se dovessimo parlare di illegittimità costituzionale saremmo costretti ad evidenziare i 12mila posti di lavoro a rischio, Ricordiamo ancora una volta che stiamo parlando di canapa industriale e non di cannabis.

Questo è invece il comunicato di Federcanapa:

In queste ore alcuni parlamentari e alcuni media stanno facendo pressione perché si renda inammissibile l’emendamento sulla canapa appena approvato dalla Commissione Bilancio del Senato. Federcanapa fa presente che quell’emendamento risponde proprio al vuoto normativo denunciato mesi fa dalla stessa sentenza dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, introducendo un’importante regolamentazione del settore e un limite chiaro di THC per distinguere ciò che è canapa industriale e ciò che è droga. Peraltro l’emendamento appare correttamente inquadrato nella legge di bilancio in quanto rispondente non solo alle esigenze finanziarie dello Stato ma soprattutto a quelle produttive e industriali.

Abbiamo finalmente l’occasione di affermare un modello italiano esportabile in altri Paesi anziché subire il predominio delle aziende americane, cinesi e di altri paesi europei. Annullare l’emendamento significherebbe riportare l’intero settore della canapa italiana nel caos delle interpretazioni difformi che hanno contrassegnato l’ultimo anno e mezzo. La certezza del diritto è condizione fondamentale per consentire il decollo di un settore industriale con enormi potenzialità e rendere il Paese attrattivo per gli investitori stranieri in un mercato che oltretutto risponde pienamente agli indirizzi della green economy. Ricordiamo che stiamo parlando di canapa INDUSTRIALE non di stupefacenti.

Leggi anche: Cosa prevede l’emendamento sulla Cannabis Light approvato in Commissione Bilancio

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