Come il Tg2 fa campagna elettorale per Salvini con i soldi del canone Rai

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2020-01-15

Il Tg2 diretto da Gennario Sangiuliano sta seguendo passo passo la campagna elettorale del leader della Lega, e lo fa con toni che ricordano i cinegiornali Luce. Dimenticando magari che la candidata si chiama Lucia Borgonzoni e non Matteo Salvini

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«Correre è la parola del giorno e Matteo Salvini in terra emiliana lo fa davvero», in occasione delle elezioni regionali in Emilia-Romagna il Tg2 a trazione sovranista di Gennaro Sangiuliano rispolvera i toni enfatici dei cinegiornali dell’Istituto Luce per raccontarci la battaglia del Grana del leader della Lega, a caccia di voti in lungo e in largo per la regione che dovrà poi essere governata da Lucia Borgonzoni.

Come il Tg2 tira la volata a Salvini (coi nostri soldi)

E già il fatto che i riflettori del telegiornale della seconda rete Rai siano puntati su Salvini e non sulla futura presidente dell’Emilia-Romagna la dice lunga su quanto la cronaca delle tappe del tour elettorale di Salvini non siano che un pretesto per narrare le epiche imprese del capo del Carroccio. Ne è convinto il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi, membro della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi che ieri e oggi ha pubblicato due servizi di Maria Antonietta Spadorcia decisamente adoranti e agiografici mandati in onda dal Tg2.

 

Il primo, andato in onda ieri. E Salvini lo ha apprezzato davvero tanto, visto che lo ha pubblicato tale e quale sulla sua pagina Facebook, con tanto di riquadro a sottolineare l’attacco del servizio del telegiornale: “l’Emilia-Romagna che corre”. Chissà se è l’ufficio stampa della Lega che ha suggerito ai giornalisti l’idea del Salvini che scende in pista per correre per la Borgonzoni (ma non dovrebbe essere lei a correre?) oppure se è la fantasia della cronista che ha talmente affascinato Morisi e soci da meritarsi la menzione d’onore.

matteo salvini tg2 propaganda -1

Ma non ci si limita a parlare delle performance atletiche dell’ex ministro dell’Interno. Nel servizio si sottolinea come Salvini abbia detto che «i diritti acquisiti non si toccano e non si tocca il Decreto Sicurezza perché il caso Gregoretti non sia vano». Non solo si accosta il Decreto Salvini a non meglio precisati “diritti”, facendo passare il messaggio che sia un provvedimento sulle libertà civili. Si lascia anche intendere che Salvini abbia in qualche modo compiuto l’estremo sacrificio impedendo lo sbarco di un centinaio di migranti da una nave della Guardia Costiera. Il bello ovviamente è che non c’è alcun “sacrificio”, perché Salvini spera ancora di essere salvato dal processo, come accadde per Nave Diciotti.

Il Tg2 sovranista in estasi per le imprese eroiche di Salvini

Quali informazioni fornisce il servizio? Nessuna, a parte elencare le tappe del viaggio di Salvini. Ma come già era avvenuto in occasione delle passeggiate romane del leader della Lega, cui il Tg2 dedicò ampia copertura e toni da conquista di Marte la saga continua. Oggi un altro bel servizio dove la giornalista esordisce così «i chilometri anche oggi saranno tanti, perché Matteo Salvini la campagna elettorale la fa così». Non manca la cronaca del gazebo della Lega a fianco di «un gruppetto di Sardine» che canta Bella Ciao cui Salvini ricorda che ora la sinistra sta con quelli che hanno il Rolex (e chissà, che magari vivono nei loro golden ghetto in posti tipo Capalbio).

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E ancora «a Bologna un altro gruppetto di manifestanti e lui improvvisa un comizio: “diremo no all’innalzamento dell’età pensionabile e porteremo avanti le politiche sull’immigrazione”». La giornalista sembra essere piacevolmente sorpresa della capacità di uno che fa decine di comizi al giorno di improvvisare un comizio ma non riesce a spiegare cosa c’entrino le pensioni e le politiche sull’immigrazione con l’Emilia-Romagna. Perché la risposta sarebbe che i “comizi” di Salvini sono quelli di uno disco rotto che da anni ripete sempre le stesse cose ovunque e che ha appunto bisogno di una felpa con il nome del posto dove le dice per far capire che non è sempre lo stesso comizio. Sempre Anzaldi fa notare come a Salvini sia stato concesso di replicare alle affermazioni del ministro Lamorgese, la quale però non si sa cosa abbia detto perché il Tg2 non le ha dato spazio. Il deputato di Italia Viva sottolinea inoltre come il leader della Lega sia il leader che ha più spazio nelle tv e nei telegiornali: «Salvini ha parlato più di tutti i leader al Tg2, al Tg5, nei talk show di Rai3 e di Rete4, al Tg1 risulta secondo solo sotto a Conte. La Lega risulta prima a Porta a porta, nei programmi di Rai3 e negli approfondimenti delle reti Mediaset». Con buona pace di quelli che si lamentano che Rula Jebreal va a Sanremo a parlare di violenza sulle donne “senza contraddittorio”.

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