Come funziona il congedo parentale per l’emergenza Coronavirus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-06

Attualmente il congedo parentale può essere richiesto da padre e madre, anche adottivi, in costanza di rapporto di lavoro, per una durata di dieci mesi o undici in casi particolari e a patto che il bambino abbia da 0 a 12 anni. A chi lo richiede spetta il 30% della retribuzione media giornaliera per sei mesi se il bambino ha da 0 a 6 anni

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Il Messaggero riepiloga oggi in un’infografica come funziona il congedo parentale, che insieme al voucher per le baby sitter è tra gli strumenti messi in campo dal governo per fronteggiare i problemi derivati dalla chiusura delle scuole per l’emergenza Coronavirus. Il governo è al lavoro su congedi parentali straordinari per almeno uno dei due genitori lavoratori, misura voluta dalla ministra anche per tutelare la salute dei nonni e delle persone più deboli, da estendere anche ai coniugi degli operatori sanitari, impegnati in prima linea nell’emergenza. Sul congedo straordinario per i lavoratori dipendenti il governo studia anche uno strumento giuridico speciale, diverso dal congedo parentale (troppo costoso) e dal congedo per malattia (potrebbe creare problemi nel caso di cumulo con altri giorni di assenza). Attualmente il congedo parentale può essere richiesto da padre e madre, anche adottivi, in costanza di rapporto di lavoro, per una durata di dieci mesi o undici in casi particolari e a patto che il bambino abbia da 0 a 12 anni. A chi lo richiede spetta il 30% della retribuzione media giornaliera per sei mesi se il bambino ha da 0 a 6 anni, nulla in caso di bambino da sei a 12 anni.

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Come funziona il congedo parentale (Il Messaggero, 6 marzo 2020)

In ogni caso il congedo parentale è già esigibile, può essere richiesto fino al dodicesimo anno dei figli, è retribuito fino ai sei anni, permette di potersi assentare legittimamente dal luogo di lavoro per garantire la cura delle esigenze familiari”, sottolinea, in una nota, la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova. “Quei genitori lavoratori, nel pubblico e nel privato, che oggi stanno riorganizzando la loro vita e quella dei loro figli in funzione dei provvedimenti assunti dal Governo per impedire o ritardare il diffondersi dell’emergenza da coronavirus, devono sapere – precisa Bellanova – di avere a disposizione l’istituto dei congedi parentali, strumento rafforzato e ampliato dal Jobs Act del governo Renzi per sostenere la conciliazione vita-lavoro. Uno strumento in cui abbiamo creduto fortemente, che abbiamo esteso – conclude – per venire incontro alle esigenze delle famiglie, e che oggi ancora una volta dimostra la sua utilità e la sua necessità”.

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Il congedo parentale oggi (Corriere della Sera, 17 gennaio 2020)

La UIL intanto fa sapere che concederà ai propri dipendenti la possibilità di fruire di un congedo parentale straordinario retribuito fino al 15 marzo: “In un momento delicato per tutto il Paese, la Uil – afferma in una nota – si è resa disponibile a fare la propria parte per agevolare l’attuazione di quanto indicato dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri, in particolare, in relazione alla decisione di sospendere le attività didattiche sino al prossimo 15 marzo”. La Uil ritiene che lo strumento del congedo parentale possa rappresentare “uno stimolo per tutte le strutture, territoriali e di categoria, per superare alcune difficoltà che il nostro Paese sta attraversando in questa fase”.

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