“Ci saranno conseguenze nel Baltico”: la Russia torna a minacciare Finlandia e Svezia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-14

Dopo i mezzi militari intercettati al confine finlandese, la minaccia esplicita arriva direttamente dal vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa Dmitry Medvedev

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L’autenticità di quel filmato che immortale il passaggio dei mezzi militari russi a Vyborg, cittadina a nord di San Pietroburgo e al confine con il territorio finlandese è stata confermata da più fonti. Viaggiavano proprio verso il confine, nei giorni in cui il governo finlandese sta decidendo di presentare la propria candidatura per aderire alla Nato. E ora le minacce vengono confermate anche in forma verbale nei confronti di Finlandia e Svezia. A parlare, oggi, è il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa Dmitry Medvedev.

Finlandia e Svezia minacciate dalla Russia in caso di adesione alla Nato

In un posto pubblicato sul suo canale Telegram, l’ex Presidente della Federazione Russa e l’ex primo ministro (fino al 2020) ha apertamente minacciato i due Paesi nordici che, entro l’estate, dovrebbe portare a 32 il numero di Stati che fanno parte del Patto Atlantico:

“Svezia e Finlandia stanno discutendo della possibilità di entrare nella Nato con una serietà selvaggia. L’Alleanza è pronta ad accettarle nel più breve tempo possibile e con procedure burocratiche minime. Gli Stati uniti stanno trasmettendo il loro ‘benvenuto’ ai rappresentanti dell’Europa del Nord. Bussate, anche piano, vi apriremo subito. Cosa significa? Significa che la Russia avrà altri avversari ufficialmente registrati. In caso di ingresso nell’Alleanza Atlantica di Svezia e Finlandia, la Russia dovrà rafforzare le forze di terra e la difesa aerea e distribuire significative forze della Marina nel Golfo di Finlandia. Non sarà più possibile parlare di uno status non nucleare del Baltico. L’equilibrio deve essere ripristinato. Finora la Russia non ha adottato tali misure e non le avrebbe adottate ma se siamo costretti”.

Le tensioni, dunque, proseguono. Già nei giorni a cavallo tra le minacce all’Ucraine e l’inizio dell’invasione deflagrata in guerra, il Cremlino aveva mandato messaggi dai toni “minatori” ai due Paesi che da mesi stavano riflettendo (internamente) sulla possibilità di aderire al Patto Atlantico. E ora che la Finlandia sembra esser pronta, ecco arrivare parole al vetriolo in un clima di guerra.

(foto IPP/imagostock)

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