Chi è Luc Montagnier, il premio Nobel che dice che il Coronavirus viene da un laboratorio di Wuhan

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-17

Secondo il professor Montagnier, che nel 2008 ha vinto il Nobel per aver scoperto l’Hiv come causa dell’Aids insieme a Francois Barré-Sinoussi e che nel 2017 è stato oggetto di un appello-denuncia di 100 accademici francesi per le sue bufale sui vaccini, la Sars-CoV-2 è un virus che è stato lavorato e rilasciato accidentalmente da un laboratorio di Wuhan

article-post

Il Coronavirus SARS-COV-2 sarebbe un virus manipolato, uscito accidentalmente da un laboratorio cinese a Wuhan dove secondo lui “si studiava il vaccino per l’Aids”. Lo afferma il professor Luc Montagnier, Nobel per la Medicina 2008, ai microfoni del podcast francese specializzato in medicina e salutePourquoi Doctor“. Secondo il professor Montagnier, che nel 1983 ha scoperto scoperto l’Hiv come causa dell’epidemia di Aids insieme a Francois Barré-Sinoussi e che nel 2017 è stato oggetto di un appello-denuncia di 100 accademici francesi per le sue bufale sui vaccini, la Sars-CoV-2 è un virus che è stato lavorato e rilasciato accidentalmente da un laboratorio di Wuhan, specializzato per la ricerca sui coronavirus, nell’ultimo trimestre del 2019. Vale la pena ricordare che in realtà, come ha scritto Nature, non c’è alcuna traccia che il virus sia stato in qualche modo “progettato”.

Chi è Luc Montagnier, il premio Nobel che dice che il Coronavirus viene da un laboratorio di Wuhan

“Con il mio collega, il biomatematico Jean-Claude Perez, abbiamo analizzato attentamente la descrizione del genoma di questo virus Rna”, ha sostenuto il Nobel nella sua intervista con il dottor Jean-Francois Lemoine riportata anche dall’AGI. “Non siamo stati primi, un gruppo di ricercatori indiani ha cercato di pubblicare uno studio che mostra che il genoma completo di questo virus che ha all’interno delle sequenze di un altro virus, che quello dell’Aids. Il gruppo indiano ha ritrattato dopo la pubblicazione. Ma la verità scientifica emerge sempre. La sequenza dell’Aids è stata inserita nel genoma del coronavirus per tentare di fare il vaccino”. In realtà – e a differenza di quello che dice Montagnier – i ricercatori indiani hanno ritirato l’articolo dopo che i commenti ricevuti dalla comunità dei ricercatori li hanno convinti a rivedere sia l’approccio tecnico che l’interpretazione dei risultati.

Secondo lo scienziato, gli elementi alterati di questo virus verranno comunque eliminati man mano che si diffonde: “La natura non accetta alcuna manipolazione molecolare, eliminerà questi cambiamenti innaturali e anche se non si fa nulla, le cose miglioreranno, ma purtroppo dopo molti morti”. Inoltre, ha aggiunto Montagnier che ha anche dato una sua soluzione: “Con l’aiuto di onde interferenti, potremmo eliminare queste sequenze – ha spiegato – e di conseguenza fermare la pandemia. Ma ci vorrebbero molti mezzi a disposizione”. “Quindi – ha aggiunto Montagnier – la storia del mercato del pesce è una bella leggenda ma non è possibile che sia solo un virus che si è trasmesso da un pipistrello, probabilmente è questo che hanno modificato. Forse volevano fare un vaccino contro l’Aids utilizzando un coronavirus come vettore di antigeni. Un lavoro da apprendisti stregoni si può dire. Perché non bisogna dimenticare che siamo nel mondo della natura, ci sono degli equilibri da rispettare. La natura elimina la sequenza del genoma del coronavirus”. Complottismo? “No – risponde il professore – il complottista è quello che nasconde la verità. Credo però che in questo caso sia il governo di Pechino che ha nascosto le cose. Ma la verità pero viene fuori come ho detto. Ma ‘Errare humanum est’, e non è il caso di fare accuse ora ne di aprire inchieste. La Cina è un grande Paese e spero che sia in grado di riconoscere un errore” ha concluso. Un paio d’anni fa Montagnier aveva paventato un rischio-Ebola per l’Italia sostenendo falsamente che la malattia si trasmettesse attraverso il contatto con la pelle. Trevor Bradford, scienziato che lavora al Fred Hutchinson Cancer Research Center e che su Twitter raccoglie thread sulle ricerche che riguardano SARS-COV-2 ha mostrato, parlando della ricerca degli indiani, che gli inserti trovati nel virus sono stringhe minuscole che hanno corrispondenza con molti altri virus, senza alcun bisogno di scomodare l’HIV. Qui c’è l’intero thread e un link al riepilogo dei risultati.

Chi è Luc Montagnier?

Montagnier in Italia è famoso per un’intervista a Le Iene in cui affermava, falsamente, che l’AIDS si potesse trasmettere con un bacio. Ma non è questa la peggiore di Montagnier. La peggiore viene raccontata da Andy Lewis qui, e risale al 2009: nel gennaio di quell’anno Montagnier pubblicò i risultati di una ricerca che affermava che il DNA poteva indurre segnali elettromagnetici di bassa frequenza in soluzioni acquose altamente diluite, le quali manterrebbero poi “memoria” delle caratteristiche del DNA stesso. Queste onde radio possono essere associati con “nanostrutture” nella soluzioni che potrebbe essere in grado di ricreare l’agente patogeno. Il tutto condito con affermazioni prima e pubblicazioni di presunti studi e ricerche poi che sostenevano gli effetti delle cure omeopatiche. Uno studio che venne giudicato «privo di validità scientifica poiché carente riguardo al protocollo sperimentale, alle apparecchiature usate, alle semplici basi teoriche».

pubblicità free vax fatto quotidiano

Qualche tempo fa 35 premi Nobel che hanno chiesto la rimozione di Montagnier da direttore part time del Centro Chantal Biya internazionale di riferimento (CIRCB) a Yaoundé con una lettera scritta da Richard Roberts, biologo molecolare e a sua volta premio Nobel, il quale si dimise dal centro in polemica insieme ad altri membri dal consiglio scientifico. Nella lettera si accusava Montagnier di aver abbracciato teorie lontane dalla ricerca scientifica, come quella dell’acqua che conteneva memoria degli agenti patogeni non più presenti in essa e quella sulle onde elettromagnetiche emesse dalle sequenze del DNA, utili a diagnosticare malattie. Ce ne era anche per l’Aids, visto che Montagnier aveva sostenuto che stimolando il sistema immunitario con gli antiossidanti e gli integratori alimentari si poteva aiutare a combattere l’Aids. Montagnier era persino apparso a un congresso di anti-vaccinisti, sostenendo la famigerata correlazione con l’autismo già smentita in più occasioni.  “Non abbiamo evidenze scientifiche, mi pare un po’ fantasiosa come ipotesi”, ha detto il direttore del dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità Gianni Rezza, durante il punto stampa all’Iss a proposito delle frasi di Montagnier.

Leggi anche: Dove se l’è ficcato Salvini l’orgoglio italiano mentre la Lega votava contro i Coronabond?

Potrebbe interessarti anche