«Al convegno di Casaleggio lo stesso spirito della Trilateral»

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-04-07

Paolo Magri, direttore dell’Ispi e responsabile italiano della Commissione Trilaterale, spiega oggi le tante convergenze tra l’istituto e il M5S. Alla faccia di Roberto Fico

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Sarà contento Roberto Fico. Paolo Magri, direttore dell’Ispi e responsabile italiano della Commissione Trilaterale, rilascia oggi un’intervista a Repubblica sulla sua presenza alla kermesse SUM: Capire il Futuro che andrà in scena ad Ivrea. Magri segnala giustamente tutte le accuse complottistiche che sono arrivate dall’Italia nei confronti dell’istituto anche se per carità di patria non ricorda che a cavalcarle sono stati soprattutto parlamentari del MoVimento 5 Stelle.

Senta ma la Trilateral sta studiando il M5S, magari in vista di una vittoria alle elezioni?
«Potrei risponderle che sono stato invitato semplicemente come direttore dell’Ispi. Però le dico che la Trilateral raggruppa circa 300 persone di quaranta paesi: rappresentanti dei media, della società civile, del mondo imprenditoriale, esponenti politici di maggioranza e opposizione. Promuove convegni dove si dibatte di commercio internazionale, sicurezza, intelligenza artificiale e migrazioni. Due settimane fa a Washington abbiamo parlato anche delle nuove forze politiche che stanno emergendo in vari paesi, con focus su Francia e Gran Bretagna. Sostenere quindi che la Trilateral “sta studiando i Cinque Stelle”, se devo dire la verità, mi sembra francamente una forzatura».
In passato la Trilateral è stata considerata una specie di male assoluto dal M5S. Cosa è cambiato adesso?
«Solo in Italia siamo stati oggetto di ricorrenti attenzioni e letture cospirative e massoniche. In tutti gli altri paesi la Trilateral viene letta per ciò che è: un’occasione di incontro fra esponenti di estrazione e paesi diversi per capire cosa sta cambiando attorno a noi. Per ciò che ho letto, è esattamente ciò che la fondazione Casaleggio intende fare ad Ivrea, no?».

trilateral roberto fico
Ed è soprattutto significativo che Magri sottolinei come le posizioni del M5S nei pranzi privati siano molto diverse da quelle che si leggono sui siti del M5S:

Lei ha pranzato delle volte con Luigi Di Maio. Come le è sembrato?
«Lo scorso anno ha partecipato ad uno dei “lunch talk” mensili dell’Ispi con una cinquantina di esponenti dell’economia, dei media e della ricerca. Non si è sottratto a due ore di dibattito sulle posizioni del movimento. Devo dire che ha trasferito messaggi molto più puntuali ed articolati di quelli che ascoltiamo o leggiamo sui siti del Movimento…».

Sembra passato un secolo da quando Roberto Fico sul blog di Grillo sosteneva: «Il fondamento della dottrina della Trilaterale è insomma la netta separazione fra potere (kratos) e popolo (demos): un pensiero antidemocratico penetrato nella società attraverso i media e realizzato progressivamente dagli esecutivi occidentali. Quando si comprimono i diritti perché altrimenti “non sono sostenibili”, quando si allentano i contrappesi della Costituzione e si restringono gli spazi di partecipazione perché “ci vuole governabilità”, dietro tutto questo c’è la dottrina della Trilaterale».

Leggi sull’argomento: L’invito del segretario italiano della Trilateral alla commemorazione di Casaleggio

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