Banca Carige, conti al setaccio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-27

Il Fondo Interbancario è al lavoro sulla due diligence che permetterà di stabilire il fabbisogno di capitale di Carige (si parla di 700-800 milioni) e i partner pubblici o privati che potrebbero intervenire insieme al sistema bancario

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Dopo il dietrofront di Blackrock e la prima proposta irricevibile di Apollo, il Fondo Interbancario è ora al lavoro sulla due diligence che permetterà di stabilire il fabbisogno di capitale di Carige (si parla di 700-800 milioni) e i partner pubblici o privati che potrebbero intervenire insieme al sistema bancario. Fitd, Credito Sportivo e Mediocredito Centrale sarebbero gli istituti interessati a entrare nel capitale per un salvataggio.

Intanto la nuova proposta di Apollo Capital management conferma la sua connotazione finanziaria rispetto alla natura industriale del piano del Fondo Interbancario e dello Schema Volontario. Per Francoforte l’operazione di sistema va bene ma non accetta di replicare tout court il modello Cassa di Cesena dove tre anni fa il Fitd acquistò il 95% a fronte di 280 milioni: sarebbe preferibile che ci fosse un capofila come una istituzione per la titolarità della gestione avendo alle spalle il sistema bancario e altri soci.

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La mail inviata martedì dai commissari ai dipendenti non ha fatto invece breccia nel cuore del sindacato. In una nota congiunta Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil, Unisin confermano l’intenzione di andare allo sciopero e di avviare una causa legale contro i commissari. «Tutto quello che è stato fatto e si sta facendo in applicazione del piano industriale presentato a febbraio è in contraddizione con le rassicurazioni date da Pietro Modiano, Fabio Innocenzi e Raffaele Lener. Da settimane si evocano in azienda chiusure di svariate decine di filiali. E contemporaneamente si inaugura a Roma una filiale di Cesare Ponti».

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