«Le buche? A Roma si rifanno nei municipi dove si sta per votare»

di Mario Neri

Pubblicato il 2018-06-05

Per le buche a Roma è in partenza una soluzione sperimentale: il Comune inaugura la sperimentazione di una macchina sigillante nelle strade di San Paolo e del Tufello, ovvero nel III e nell’VIII Municipio. Sì, proprio dove il 10 giugno si vota per la presidenza dopo la caduta dei grillini Roberta Capoccioni e Paolo Pace. Il …

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Per le buche a Roma è in partenza una soluzione sperimentale: il Comune inaugura la sperimentazione di una macchina sigillante nelle strade di San Paolo e del Tufello, ovvero nel III e nell’VIII Municipio. Sì, proprio dove il 10 giugno si vota per la presidenza dopo la caduta dei grillini Roberta Capoccioni e Paolo Pace. Il test gratuito avviato su disposizione del Comune dalla Ifi srl, azienda che opera da 60 anni nel settore della difesa e dell’aerospazio, si svolge infatti nei due municipi che andranno al voto domenica prossima. La chiamata elettorale nei parlamentini della Garbatella e di Montesacro misurerà anche l’indice di gradimento della sindaca a due anni dalla conquista del Campidoglio e quello del PD, visto che i candidati del partito hanno perso le primarie. Spiega Repubblica Roma:

Non a caso la nuova macchina progettata in provincia di Bari appositamente per stendere il “Gsb-88”, soluzione a base d’acqua in grado di penetrare le fenditure dell’asfalto per bloccare il successivo sgretolamento del manto stradale, è entrata in azione ieri in via Galba, a quattro passi dalla Basilica di San Paolo. Oggi toccherà a via Ferdinando Baldelli, sempre nell’VIII municipio. La due giorni di prove si concluderà domani in via Capraia, nel III municipio.

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Quelle strade, spiegano però all’assessorato ai Lavori pubblici, «sono state individuate dall’impresa come le più idonee per la sperimentazione, oltre che le più adatte dal punto di vista della mobilità, per arrecare il minor disturbo possibile alla cittadinanza».

A proposito dell’efficacia del sistema, interessante quanto dice a Repubblica Maurizio Pulcini, direttore tecnico dell’IFI:

Per quanto tempo può proteggere un manto dissestato prima che si aprano le buche?
«L’aspettativa è quella di contribuire per mesi alla preservazione di queste strade, anche con successive riapplicazioni. Su una via realizzata da 6-12 mesi, riapplicandolo per cicli di 4 o 5 anni, può evitare il rifacimento fino ai 50 anni».

Quali i tempi di applicazione?
«In condizioni normali, non sperimentali, si possono coprire fino a 27mila metri quadrati l’ora: a Roma se opereremo con le due macchine a disposizione, potremo coprire una quota parte dei problemi nell’ambito della programmazione studiata dalla giunta».

Leggi sull’argomento: Marco Travaglio al Tg1 e altre storie sui nuovi padroni della RAI

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