«Salvini mi ha fregato lo slogan e mi ha mollato»

di Mario Neri

Pubblicato il 2019-04-17

Alla fin fine Mario Borghezio non ce l’ha fatta più. Quando ha scoperto di non essere stato ricandidato al Parlamento Europeo per decisione di Matteo Salvini, che nelle liste della Lega punta a un rinnovamento su scala nazionale portandoci sovraniste che vogliono uscire dall’euro, dopo una serie di dichiarazioni accomodanti rilasciate alle agenzie di stampa, …

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Alla fin fine Mario Borghezio non ce l’ha fatta più. Quando ha scoperto di non essere stato ricandidato al Parlamento Europeo per decisione di Matteo Salvini, che nelle liste della Lega punta a un rinnovamento su scala nazionale portandoci sovraniste che vogliono uscire dall’euro, dopo una serie di dichiarazioni accomodanti rilasciate alle agenzie di stampa, si è finalmente sfogato con Gianluca Roselli del Fatto:

Il Senatur mi diceva sempre: tu sei un rivoluzionario, vai avanti così. In Europa credo di aver lavorato bene. L’emendamento Casimirri (la legge votata a Strasburgo per chiedere l’estradizione di Alessio Casimirri, ex brigatista rosso latitante in Nicaragua, ndr) è stato un grande successo. E poi sono sempre qui, tutte le settimane.

Al contrario di Salvini che da europarlamentare non si vedeva mai.
(Borghezio rimane in eloquente silenzio)

La Lega ha sterzato a destra come lei ha sempre predicato. Il successo di Salvini è anche una sua vittoria. Per primo alla fine degli anni Novanta aveva aperto al dialogo con i movimenti di destra in Italia e in Europa.
Che bisognasse parlare col Front National di Marine Le Pen sono stato il primo a dirlo. Ma ormai le definizioni destra e sinistra sono superate. Anche in Europa la contrapposizione è tra chi segue politiche mondialiste o identitarie. Le racconto una cosa.

Prego.
Lo slogan Prima gli italiani era quello della mia ultima campagna elettorale, nel 2014. Salvini se n’è impossessato. Buon per lui perché funziona.

Borghezio è un modestone. Non ha solo inventato lo slogan “Prima gli italiani”, ma nel suo periodo d’oro al Parlamento Europeo ha anche detto che le idee di Anders Breivik, il terrorista stragista norvegese, sono condivisibili:

Anticipando così il manifesto di Brendon Tarrant, lo stragista della Nuova Zelanda, che aveva un sacco di cose in comune con i sovranisti italiani.

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