“Se ci sta almeno un anno, lo porto in spalla io”, la battuta di Beppe Sala sul viaggio di Salvini in Russia | VIDEO

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2022-05-31

Il sindaco di Milano ha ironizzato su quell’iniziativa che, al momento, sembra bloccata. E anche dalla Lega continuano le perplessità sul “colpo di testa” del segretario del Carroccio

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Il viaggio di Matteo Salvini in Russia sta diventando una rappresentazione del teatro dell’assurdo. Prima i rumors trapelati proprio dalla Lega, poi le interviste in pompa magna del nuovo “consigliere-spin doctor” Antonio Capuano, infine quello che sembra – almeno per il momento – un passo indietro dopo anche anche dal partito si sono sollevati cori di disapprovazione per questo tentativo di azione individuale. Per ora, il ritorno – questa volta senza mostrarsi con la maglietta di Putin – del segretario del Carroccio a Mosca è lontano dal divenire realtà. E anche Beppe Sala ha voluto liquidare la questione con una battuta.

Beppe Sala liquida il viaggio di Salvini in Russia con una battuta

“Dipende da quando ci rimane. Se ci sta almeno un anno lo porto in spalla io”. Così Beppe Sala, rispondendo ai cronisti, ha voluto ironizzare tutta questa narrazione enfatica di questo presunto viaggio in direzione Mosca che si è velocemente trasformata in un autogol. Perché mentre il leader della Lega si è impegnato solamente a rispondere alle critiche del Partito Democratico (che ha chiesto all’ex Ministro di riferire in Aula sulle intenzioni di quella trasferta che stava organizzando senza avvisare Palazzo Chigi), dalla Lega si è alzato un coro di critiche.

Già nei giorni scorsi, infatti, diversi esponenti di spicco del partito avevano contestato quell’operazione condotta in solitaria dal segretario del Carroccio. Ma nelle ultime ore anche la figura più importante della Lega – dopo Salvini -, Giancarlo Giorgetti, ha utilizzato toni pacati che, però, hanno un peso specifico di rilievo:

“Sono delle proposte suggestive, però bisogna muoversi di concerto col governo. Sono questioni di portata mondiale, quindi ciascuno deve dare il suo contributo, ma all’interno di percorsi che sono molto molto complicati”.

Perché anche all’interno della Lega è apparso evidente che questa azione solitaria da parte di un leader di un partito che fa parte della maggioranza di governo sia una trovata spot non in grado di portare a nulla.

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