Il Pd chiede a Salvini di chiarire in Aula sul viaggio a Mosca: “Scenario profondamente inquietante”

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-05-30

Enrico Borghi e Lia Quartapelle, rispettivamente responsabile Sicurezza ed Esteri della segreteria nazionale del Pd, chiedono maggiori spiegazioni a Matteo Salvini sul possibile viaggio in Russia del segretario della Lega

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Le voci sempre più insistenti di un possibile viaggio di Matteo Salvini in Russia agitano il Partito Democratico, che chiede al segretario della Lega di chiarire “al Presidente del Consiglio, al Parlamento e agli italiani” la natura dell’iniziativa. Enrico Borghi e Lia Quartapelle, rispettivamente responsabile Sicurezza ed Esteri della segreteria nazionale del Pd, hanno dichiarato in una nota congiunta: “È profondamente inquietante lo scenario che si apre sulla visita di Salvini a Mosca, dopo le interviste concesse dall’organizzatore, Antonio Capuano, che non lavora a nessun titolo formale nello staff di Salvini, né ha incarichi di natura pubblica, ma ha una consulenza con l’ambasciata russa”.

Il Pd chiede a Salvini di chiarire in Aula sul viaggio a Mosca

I due esponenti dem si chiedono “come sia possibile che un piano di pace di un partito italiano possa essere scritto da un avvocato che presta consulenza all’ambasciata russa”. “In tutti i casi – proseguono – il buon nome dell’Italia e del suo governo non possono essere offuscati. Per noi si tratta di una iniziativa sbagliata sotto il profilo diplomatico, istituzionale e politico, che rischia di gettare un’ombra pesante sull’Italia in un momento molto delicato della trattativa internazionale per il conseguimento di un indispensabile ‘cessate il fuoco’. Stupisce e inquieta che nessuno all’interno della Lega manifesti imbarazzo per questo livello di ambiguità che, in un momento così complesso, la linea del partito determina”.

La replica della Lega

Richiesta alla quale Salvini ha replicato: “Perfino sulla ricerca della Pace, valore supremo che dovrebbe unire tutti, il Pd con l’elmetto riesce solo a fare polemica. Se la guerra prosegue e si allarga, sarà disastro globale. Letta lo sa? #stoparmi”. Tra i leghisti di spicco che si sono espressi pubblicamente sulla vicenda c’è il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, ce ha dichiarato: “Sono scelte di carattere politico che spettano al segretario. Non so tutto quello che sa lui. Se ha fatto questa proposta, evidentemente aveva delle motivazioni ben fondate”. Giorgia Meloni non ha invece espresso un giudizio: “Mi ha fatto un effetto strano, perché non mi pare francamente di averlo criticato. Se lo volessi criticare lo farei, come sempre, in maniera chiara. Invece ho detto che non sapevo molto del suo viaggio in Russia e quindi non avevo gli elementi per valutare”.

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