La storia di Beppe Grillo che ha trovato l’emergenza rifiuti di Roma anche a New York

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-05-09

Il capocomico e garante del MoVimento 5 Stelle si fa beffe dei disagi dei cittadini romani dicendo che anche a New York c’è lo stesso problema che c’è a Roma con i rifiuti. Peccato che a New York ci sia la raccolta porta a porta, mentre a Roma non c’è nemmeno la raccolta

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In principio c’è stato Riccardo Scamarcio che durante una memorabile puntata di Otto e Mezzo ha spiegato che a Roma i topi ci sono sì ma che in fondo ce ne sono di belli grossi pure a New York e non fanno certo notizia. Oggi è Beppe Grillo – comico, fondatore e Garante del MoVimento 5 Stelle – che cerca di minimizzare i problemi di Roma e di Ama dicendo che “anche a New York” succedono certe cose. Sarebbe facile rispondere come fa Virginia Raggi quando si paragona Roma a Milano. Ovvero dire che in fondo New York ha più del doppio degli abitanti (8 milioni) e un enorme flusso di turisti e visitatori (la superficie di New York è leggermente inferiore a quella di Roma).

L’ironia fuori luogo di Beppe Grillo sull’emergenza rifiuti a Roma

Ieri Grillo ha postato sulla sua pagina Facebook una foto di un cumulo di sacchi dell’immondizia accompagnata dalla didascalia “cercano di imitarci ma non ce la faranno mai! #newyork #nyc”. Un chiaro riferimento ai cumuli di immondizia abbandonati a Roma fuori dai cassonetti e per le strade. Tutto il mondo è paese sembra voler dire il comico e se certe cose fatte a New York non creano scandalo perché i romani dovrebbero lamentarsi e incolpare l’attuale amministrazione se non riesce a raccogliere qualche sacchetto di immondizia?

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Grillo, del quale a giorni alterni si dice che “non parla più a nome del MoVimento”, rimane pur sempre una delle figure più importanti del partito. E anche se i pentastellati (come ha fatto ieri mattina Manlio Di Stefano su La7) raccontano che quello di Grillo è ormai un ruolo marginale lo Statuto del M5S invece concede al Garante ampia libertà d’azione. Il Garante infatti può sfiduciare il Capo Politico (nonché candidato Premier) mentre nessuno può sfiduciare il Garante (sebbene sia, sulla carta, una carica elettiva).

Beppe Grillo e la raccolta differenziata a New York

L’ironia di Grillo sui rifiuti non è quindi solo quella del “comico” ma anche quella di un esponente (se non il principale esponente) del partito che da due anni governa la Capitale d’Italia. Lo stesso partito che in questi due anni non ha saputo affrontare il tema della raccolta dei rifiuti. Prima negando che ci fosse un’emergenza rifiuti, poi parlando di fantasiosi complotti ai suoi danni ed infine lanciando l’idea della città “a rifiuti zero” con annessa costruzione di impianti per il trattamento della frazione organica quando il problema principale è e rimane l’indifferenziato.

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Così mentre a Roma la situazione in questi giorni è quella descritta in queste fotografie postate su Facebook dai cittadini romani Grillo si diverte a fare del sarcasmo sulla situazione.

E nessuno nega che la raccolta dei rifiuti a New York sia un argomento complesso e delicato che non sempre viene risolto al meglio. Il punto però è che quei sacchi dell’immondizia – ad occhio si tratta di rifiuti riciclabili – sono in mezzo alla strada in attesa di essere raccolti. Non sono abbandonati come succede a Roma dove per strada ci rimangono per giorni. Come in molte città dove c’è la raccolta differenziata porta a porta i cittadini sono invitati a lasciare per strada l’immondizia la sera prima del giorno del ritiro.

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Fonte

Non sappiamo in che punto preciso della città è stata scattata la foto, dietro le spalle di Grillo c’è un edificio dove si legge la scritta “57 West” che secondo alcuni utenti farebbe riferimento alla 57esima strada. E proprio oggi in quell’area della città è prevista la raccolta dei rifiuti. Se la foto è stata scattata ieri (Grillo è a New York in questi giorni) la spiegazione sarebbe semplice: a New York fanno la raccolta porta a porta a Roma non ci riescono perché i mezzi di AMA sono quasi sempre rotti.

Leggi sull’argomento: Il M5S Roma e la “strategia della tensione” dietro i flambus ATAC

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