Opinioni
Quando Beppe Grillo diceva che gli eletti erano tutti uguali
di Alessandro D'Amato
Pubblicato il 2017-02-18
Ieri Beppe Grillo ha poderosamente cazziato Roberta Lombardi, “rea” di aver espresso un parere discordante con quello di Virginia Raggi sullo Stadio della Roma a Tor di Valle, con un pps sul blog nel quale si segnalava che sullo stadio della Roma “decidono la giunta e i consiglieri. I parlamentari pensino al loro lavoro”. Il […]
Ieri Beppe Grillo ha poderosamente cazziato Roberta Lombardi, “rea” di aver espresso un parere discordante con quello di Virginia Raggi sullo Stadio della Roma a Tor di Valle, con un pps sul blog nel quale si segnalava che sullo stadio della Roma “decidono la giunta e i consiglieri. I parlamentari pensino al loro lavoro”. Il giorno prima Beppe aveva ammonito: «Per le questioni inerenti le amministrazioni guidate dal MoVimento 5 Stelle gli unici titolati a parlare, in nome e per conto del M5S, sono gli eletti. Chiunque altro si esprime solo a titolo personale e come tale devono essere prese le sue dichiarazioni». E la Lombardi ha rettificato (o meglio: ha tentato di rettificare) la sua posizione sostenendo che lei la pensa come la sindaca.
Uno a zero per Beppe, insomma. C’è però chi ha ricordato che l’11 agosto 2015 lo stesso Beppe Grillo pubblicava sul suo blog un ragionamento leggermente diverso rispetto a quello di oggi. All’epoca un post del consigliere comunale Vittorio Bertola sull’immigrazione faceva quattro proposte tra cui un giro di vite sui permessi di soggiorno e per motivi umanitari e l’istituzione di sistemi efficienti per il rimpatrio forzato delle persone a cui viene respinta la domanda di asilo. Il post suscitò la reazione del senatore Maurizio Buccarella, il quale segnalò che la posizione del M5S era un’altra. E allora Beppe pubblicò questo post sul suo blog:
nel Movimento 5 Stelle non esistono gerarchie, tipiche invece dei partiti. Non c’è differenza fra un portavoce consigliere comunale e un portavoce senatore. Nel Movimento 5 Stelle esistono posizioni e discussioni, come quella in corso sull’immigrazione.
Uno pari, palla al centro. Quanto a Beppe, è evidente che sia passato dal pensare che gli eletti siano tutti uguali al sostenere che qualcuno sia più uguale degli altri. Cose che capitano.