Bechis dileggia Burioni in un video: ecco perché lo fa

di Elio Truzzolillo

Pubblicato il 2019-01-12

Iniziamo con una precisazione doverosa: Burioni non è il Papa (che a sua volta non gode più dell’intangibilità mediatica di un tempo), quindi è assolutamente legittimo criticarlo, ma può essere interessante ragionare sui motivi per cui lo si fa. L’occasione è ghiotta, legioni di novax delusi si stanno allontanando dal m5s che non può mantenere le …

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Iniziamo con una precisazione doverosa: Burioni non è il Papa (che a sua volta non gode più dell’intangibilità mediatica di un tempo), quindi è assolutamente legittimo criticarlo, ma può essere interessante ragionare sui motivi per cui lo si fa. L’occasione è ghiotta, legioni di novax delusi si stanno allontanando dal m5s che non può mantenere le cambiali firmate in campagna elettorale. Paola Taverna tace, la legge proposte da Davide Barillari per mettere in quarantena i bambini vaccinati (sic) non suscita entusiasmi, Beppe Grillo firma patti pro scienza (anche se afferma che non esiste nessuna svolta). Novax disperati e schiumanti di rabbia si aggirano per il web in cerca di altri riferimenti politico-culturali. Insomma, per farla breve, “vengono via con poco”, un tozzo di pane, uno scoop sui vaccini, una promessa di esami pre vaccinali, una critica alle case farmaceutiche, un video contro Burioni.

 

beppe grillo patto per la scienza burioni - 9

Come molti sapranno il direttore de “Il Tempo”, Franco Bechis, è stato autore di alcuni scoop ampiamente ripresi da molti esponenti della comunità scientifica, che si sono attivati per “smontarli” e hanno criticato un certo modo di fare giornalismo. L’hanno fatto un po’ meno i colleghi di Bechis, ma si sa che cane non mangia cane e l’ordine dei giornalisti pare abbia altro da fare. Gli scoop sono stati raccontati con la collaborazione del presidente dell’ordine dei biologi che tutto il mondo ci invidia, Vincenzo D’Anna, e con le favorevoli critiche della rinomata coppia di scienziati Montanari-Gatti. Per chi avesse un po’ di dimestichezza con certe questioni, bastano i nomi riportati, per chi volesse fare un ripasso delle puntate precedenti consiglio la lettura degli articoli linkati qui e qui. Altra notizia necessaria a ricostruire la vicenda è l’adesione al “Patto trasversale per la scienza” proposta da Roberto Burioni e Guido Silvestri a Beppe Grillo e Matteo Renzi. Si può leggere qui per avere qualche notizia in più e qui se siete tra i pochi che hanno interesse a sapere la mia opinione sul gesto di Grillo. Come si è anticipato il “Patto” è stata la goccia che ha fatto traboccare la rabbia novax. Premesso che anche le critiche all’iniziativa di Burioni e Silvestri sono legittime, tra i diversamente provax che hanno gridato allo scandalo troviamo Vincenzo D’Anna, il re dei complottisti Massimo Mazzucco (uomo al cui confronto Claudio Messora è un dilettante allo sbaraglio) e lo stesso Franco Bechis, curiosamente con argomenti non troppo dissimili.

franco bechis

Veniamo al punto, Franco Bechis è troppo intelligente per non sapere di avere iniziato una campagna sulla sicurezza dei vaccini con modalità cialtrone e toni terroristici. Bechis non è stupido se mai è… furbo (ci stava scappando una querela). Quindi perché lo fa? Ovviamente per intercettare il consenso e l’attenzione di una parte delle centinaia di migliaia di novax allo sbando. Lettori supplementari fanno comodo a tutti i direttori, che siano lettori “cartacei” o “digitali”. Consigliamo quindi a tutti i direttori di testate giornalistiche di affrettarsi ad apparire “molto pignoli” sui vaccini se vogliono la loro parte di lettori e/o spettatori. Come ho scritto, infatti, il momento è propizio, altrimenti se li pappa tutti Bechis. Bechis ieri ha pubblicato un simpatico video sulla sua pagina Facebook per criticare Burioni e il patto pro scienza. Non è nulla di intellettualmente complesso o argomentato in modo raffinato, siamo sicuramente al di sotto delle possibilità del direttore. Tuttavia, come sappiamo, il video è solo un’esca emotiva per i novax, o, se volete, l’ennesimo corteggiamento dopo i due scoop e l’ospitalità data a D’Anna, Gatti e Montanari. Vediamo quali sono i suoi quattro passaggi principali.

1) Si comincia con un altro scoop: Roberto Burioni si sarebbe viste respinte alcune sue candidature a cattedre di professore ordinario. Mi permettete un sereno Estiqazzi? Avete capito bene, non ha una laurea falsa, non ha corrotto nessuno per ottenere il ruolo che ricopre, semplicemente alcune sue candidature non hanno avuto buon esito. Ripeto, Estiqazzi! Secondo Bechis il documento perderebbe valore perché Burioni e Silvestri non hanno vinto ancora un Nobel. Se questo è il metro di giudizio D’Anna, Gatti e Montanari non sono neanche professori ordinari, perché di loro si fida ciecamente contro il parere di 130 scienziati d’indubitabile competenza? Andiamo oltre. Anche un bambino capirebbe che si tratta di un’iniziativa con valore puramente politico-culturale. Poteva presentarla Burioni, un filosofo, un giornalista, qualunque persona che abbia una certa popolarità da spendere. Nel documento non si specificano tutte le evidenze scientifiche disponibili passate e presenti, cosa che sicuramente avrebbe richiesto un team di esperti molto vasto. Cosa c’entrano i premi Nobel? Supponiamo pure che Burioni e Silvestri siano due ignoranti, cosa cambierebbe? Un appello per la pace può proporlo solo Ghandi? Una richiesta di aiuto può provenire solo dalla Croce Rossa? Bechis delira palesemente (e in modo consapevole, ricordatevi che ha uno scopo ben preciso).

2) La seconda sciocchezza che dice Bechis (che piace molto alla mentalità novax) è che i firmatari, si starebbero arrogando il diritto di decidere cosa è scienza e cosa non lo è. Ma dove lo ha letto? Non c’è nessun riferimento a come o a chi debba decidere cosa sia scientifico e cosa non lo sia. Non c’è perché non è necessario, gli uomini di scienza sanno che il parametro è il metodo scientifico così come praticato dalla comunità scientifica internazionale. Non c’è bisogno di dettare criteri particolari o nominare responsabili.

3) La terza è sciocchezza è il richiamo al pericolo che starebbe correndo la libertà di pensiero (è proprio il linguaggio che piace ai novax). Vedi Bechis, la scienza non limita nessuna libertà, semmai è la politica che lo fa. Quell’appello non attribuisce a Burioni e Silvestri nessun potere di perseguire, processare, incarcerare, licenziare, assumere, censurare, ecc. È un semplice strumento per lanciare un messaggio culturale, per sensibilizzare le persone, nulla di più. Non può vincolare niente e nessuno, neppure i firmatari visto che probabilmente Grillo e Renzi continueranno a denunciare solo l’anti scienza che conviene a loro.

4) Si finisce, quindi, con il capolavoro che provocherà l’orgasmo dei novax: l’appello a non firmare l’appello. Bravo Bechis te li sei guadagnati i tuoi lettori.

Leggi sull’argomento: Perché lo studio segreto sui vaccini dice il contrario di quanto scritto sul Tempo

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