Patto pro scienza: perché è necessario che Grillo si scusi (ma non lo farà)

di Elio Truzzolillo

Pubblicato il 2019-01-11

Il fatto: Beppe Grillo ha firmato, insieme a Matteo Renzi, il “Patto trasversale per la scienza” lanciato da due eminenti rappresentanti della comunità scientifica come Guido Silvestri e Roberto Burioni. Il patto, al di là dei suoi contenuti necessariamente generici (non è un’accusa), rappresenta indubbiamente un bel segnale per il nostro paese dal punto di …

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Il fatto: Beppe Grillo ha firmato, insieme a Matteo Renzi, il “Patto trasversale per la scienza” lanciato da due eminenti rappresentanti della comunità scientifica come Guido Silvestri e Roberto Burioni. Il patto, al di là dei suoi contenuti necessariamente generici (non è un’accusa), rappresenta indubbiamente un bel segnale per il nostro paese dal punto di vista culturale. L’augurio è quindi che possa essere sottoscritto da altre importanti personalità. Tutto bene quindi? No, direi di no. La portata della meritoria iniziativa sarebbe sicuramente maggiore se Beppe Grillo avesse la dignità umana e l’onestà intellettuale di chiedere pubblicamente scusa. Ora, desidero essere molto chiaro per non essere frainteso, il mio non è un meschino desiderio di rivalsa verso una persona che ho sempre criticato. Il mio è un ragionamento molto pragmatico: dirsi genericamente a favore della scienza senza ammettere i propri errori non è sufficiente a levare un alibi alle tantissime persone che vedono Grillo come un guru. Se escludiamo vaccini e AIDS, specificatamente menzionati nel documento (vedi reazioni isteriche dei novax), come faranno queste persone a sapere se certe posizioni sostenute da Grillo sono o non sono anti scientifiche? Come faranno, per esempio, a sapere se è vero che la sperimentazione animale è inutile? D’altronde tutti si dicono pro scienza e persino persone come Vincenzo D’Anna (presidente dell’ordine dei biologi) si proclamano pro vaccini.

beppe grillo patto per la scienza burioni - 1

È importante che Grillo segni tramite un’assunzione di responsabilità la differenza tra un genuino ripensamento e un gattopardesco trasformismo. Qualcuno ha capito se il fondatore del M5S si è pentito di qualcosa? Io no. Segnalo che solo 6 mesi fa continuava a sostenere sul suo blog le bufale su xylella con due articoli consecutivi.

Allora sarebbe giusto, ma soprattutto utile per la causa della scienza, che Beppe Grillo si mettesse metaforicamente in ginocchio e chiedesse scusa per:

1. Tutte le persone che sono morte o hanno subito danni irreversibili da malattie infettive prevenibili con i vaccini, che Grillo ha potenzialmente causato con il suo contributo alle tesi novax.

2. Tutte le persone che, essendo state da lui suggestionate, hanno abbandonato le cure disponibili per l’AIDS, o che da lui rassicurate hanno tenuto comportamenti a rischio.

3. Tutte le persone che, fidandosi di lui, hanno abbandonato le cure efficaci per il cancro affidandosi alla terapia Di Bella.

4. Per l’ingiustificabile terrorismo sugli OGM e sulle biotecnologie in generale che ha contribuito ad affossare la ricerca scientifica italiana in determinati settori (vedi bufala dei 60 morti causati dal pomodoro con geni di merluzzo).

5. Per aver sostenuto direttamente e tramite il suo movimento posizioni anti scientifiche su xylella.

6. Per avere fatto pubblicità e avere legittimato presso il suo vasto pubblico personaggi come Stefano Montanari (erano i tempi in cui metteva in guardia i suoi spettatori dalle macine del Mulino Bianco piene di nano particelle metalliche).

7. Per non avere censurato e aver tollerato fin dal principio alcuni esponenti del suo movimento che sostenevano il complotto delle scie chimiche, il metodo Hamer, la connessione autismo-vaccini, il finto sbarco sulla luna, terapie mediche improbabili e complotti di vario genere.

8. Per avere sostenuto che la sperimentazione animale (che lui chiama vivisezione) è inutile, in sfregio ai tanti sfortunati che attendono nuove terapie per malattie terribili.

9. Per avere definito Umberto Veronesi e Rita Levi Montalcini rispettivamente “cancronesi” e “vecchia puttana”.

10. Per aver diffuso le non meno pericolose balle economiche (mi riferisco proprio alle balle non a opinioni criticabili ma legittime) quali il complotto del signoraggio bancario, il tema della proprietà della moneta, i disastri che fanno crescere il PIL, ecc.

Dovrebbe chiedere scusa, infine, per avere seguito fin dagli albori del movimento una lucida e precisa strategia di delegittimazione di autorità, istituzioni ed evidenze scientifiche, al fine di creare un generalizzato clima di sfiducia che fosse utile a fini politici. Mi riferisco, solo per fare un esempio, alla galassia di pagine Facebook e siti come “La Fucina” e “Tze Tze”, (amministrate dalla Casaleggio & Associati). Tali pagine (ora messe a tacere perché imbarazzanti) hanno propinato con successo una miriade di eresie scientifiche in tutti i campi, con contenuti spesso rilanciati direttamente sulla pagina ufficiale di Grillo e nelle pagine di molti appartenenti al suo movimento. Si veda l’articolo di Giovanni Drogo sulla questione.

Beppe Grillo è stato uno dei peggiori cattivi maestri che la nostra società abbia avuto nella storia recente, uno dei maggiori fautori di tesi anti scientifiche e i danni culturali che ha causato (non da solo ovviamente) faranno sentire i loro effetti ancora per molti anni. Se ci fosse in lui un briciolo di buona fede e di rammarico, oltre a firmare quel documento, ammetterebbe di avere sbagliato. E invece… invece non ci sono né buona fede né rammarico in lui. Sul suo blog ieri sera è apparsa una singolare ma sintomatica precisazione, ovviamente da dare con “massima diffusione”. Grillo, dopo essersi dichiarato stupefatto per il clamore della notizia e aver negato di essere un novax, si lamenta che l’ex ministro della salute Lorenzin abbia parlato di svolta e poi scrive:

“Non c’è stata nessuna svolta, io critico l’obbligatorietà dei vaccini che, come ho detto sopra, è questione politica; non i vaccini in sé, che quando sono sicuri ed efficaci rappresentano il frutto della scienza”.

Nessuna svolta quindi, Grillo nega di aver mai sostenuto posizioni novax e, come tutti i novax, si dichiara a favore solo dei vaccini sicuri ed efficaci (precisazione sospetta visto che nessuno al mondo ha mai sostenuto la somministrazione di farmaci inefficaci e insicuri, non trovate?). Negare di avere sostenuto (insieme al suo movimento) tesi anti scientifiche sui vaccini è un’offesa alla nostra intelligenza e alla verità. Vi risparmio i link ad alcuni articoli semplicemente criminali apparsi sul suo blog in cui si affermava che la crescita dei casi di autismo dipende dai vaccini o si consigliava di leggere i libri del medico radiato Gava prima di decidere se vaccinare i propri figli. D’altronde vorremmo chiedere al cattivo maestro Grillo come mai il mondo novax si sia sentito tradito se lui non l’ha mai sostenuto. Tutto un equivoco? Torniamo, però, al punto centrale e andiamo oltre i vaccini. La mancanza di scuse non rende palese il fatto che Grillo abbia sostenuto tesi anti scientifiche, non aiuta i suoi adepti a riconoscerle e non li sollecita a rimetterle in discussioni. La firma del patto rimane un fatto positivo, la buona fede e l’onestà intellettuale di Beppe Grillo non c’erano prima e continuano a non esserci ora. La credibilità e l’utilità di un cambio di opinione devono passare per le scuse e il riconoscimento delle proprie responsabilità, ma Grillo nega di aver cambiato opinione, quindi di cosa stiamo parlando?

Leggi sull’argomento: Perché lo studio segreto sui vaccini dice il contrario di quanto scritto sul Tempo

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