La BCE, Blackrock e il conflitto d’interesse sugli stress test delle banche europee

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-12-19

Un carteggio svelato dal Sole 24 Ore rivela che a lavorare agli stress test del 2016 è stata Blackrock, che investe in banche e assicurazioni. E il costo delle consulenze…

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Scoppia la bomba del conflitto d’interessi sugli stress test per le banche. Racconta oggi Alessandro Plateroti sul Sole 24 Ore che uno scambio di lettere tra il presidente del Bundestag Wolfgang Schaeuble e Danièle Nouy, responsabile della vigilanza della Banca Centrale Europea rivela che gli stress test del 2014 sono stati effettuati insieme alla società di consulenza Oliver Wyman per un prezzo totale di 26 milioni di euro, ovvero il triplo di quelli pagati nel 2016 ad altre società private tra cui la McKinsey, che ha avuto dalla BCE ha avuto 1,5 milioni di euro.

Il conflitto d’interesse sugli stress test per le banche europee

Ma c’è di più. Perché la società che ha avuto il ruolo guida nelle verifiche bancarie del 2016 è Blackrock, ovvero il più grande asset manager del mondo e il più importante investitore internazionale nel settore bancario.

La Bce è così serena sull’etica di BlackRock, da aver assegnato anche gli stress test del 2018 ad analisti e gestori del colosso americano del risparmio investito. Nè la Bce, nè l’autorità di supervisione degli stress test hanno mai rivelato di aver affidato le verifiche di affidabilità patrimoniale delle banche europee a una società di Wall Street che sulle stesse banche investe decine di miliardi di euro.

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I risultati degli stress test (Il Sole 24 Ore, 3 novembre 2018)

Almeno sulla carta, la presenza di BlackRock tra gli esaminatori delle banche deve essere apparsa a Schauble come un palese conflitto di interesse e soprattutto come una falla potenzialmente pericolosa nel sistema di controllo e garanzia della riservatezza dei dati sensibili di ogni singola banca. «Vorrei sapere al più presto – ha scritto Schauble alla Nouy – se sono già stati accertati episodi di violazione degli obblighi di riservatezza, o se uno dei consulenti ha mai usato a proprio vantaggio informazioni ottenute nel corso degli stress test».

Il carteggio tra Schaeuble e Nouy

L’odore di conflitto d’interessi è palese e la Nouy ha risposto a Schaeuble che non c’è pericoloso che Blackrock usi le informazioni raccolte per i suoi investimenti o che le informazioni finiscano al pubblico prima del tempo: «Tutti i contratti della Bce con soggetti privati impongono l’obbligo della riservatezza – ha replicato l’alta dirigente dell’eurosistema – e quindi non c’è ragione per preoccuparsi. Abbiamo anche imposto alle società coinvolte nell’esercizio di verifica patrimoniale, di non assegnare «per un certo periodo di tempo» ai consulenti che hanno lavorato sugli stress test, alcun incarico o valutazione di investimento sulle banche di cui si sono occupati nei test.

danièle nouy

Ma a quanto pare questo non ha convinto Schaeuble, che ha chiesto persino i dettagli del bando per la ricerca delle aziende, sentendosi rispondere da Nouy che il bando non c’è “perché avevamo urgenza di cominciare i test”. Come una Virginia Raggi qualsiasi.

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