Barbara Palombelli e il Coronavirus al Nord perché lì si lavora di più

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-21

Il domandone a Toni Capuozzo durante Stasera Italia: «Oggi è venuto fuori che il 90% dei morti è nelle regioni del Nord… che cosa ci può essere stato di più? Qualcosa di diverso… comportamenti, persone più ligie che quindi vanno tutte a lavorare… come mai c’è questa esplosione al Nord secondo te?»

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In questo meraviglioso spezzone di intervento tratto da Stasera Italia la giornalista Barbara Palombelli cerca di spiegare il gran numero di casi di Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19 nel Nord dell’Italia interroga l’ospite Toni Capuozzo con una domanda che vale la pena trascrivere parola per parola: «Oggi è venuto fuori che il 90% dei morti è nelle regioni del Nord… che cosa ci può essere stato di più? Qualcosa di diverso… comportamenti, persone più ligie che quindi vanno tutte a lavorare… come mai c’è questa esplosione al Nord secondo te?».

Barbara Palombelli e il Coronavirus al Nord perché lì si lavora di più

Ora, la Palombelli non l’ha detto proprio così ma l’ipotesi che quei lavativi del Sud lavorino di meno e quindi, chissà perché, proprio per questo siano immuni al Coronavirus che preferisce i lavoratori: si potrebbe finanziare una ricerca con una raccolta fondi di Libero e il Giornale per scoprire se c’è questa curiosa correlazione.

Noi ci teniamo a segnalarne un’altra, di cui abbiamo parlato ieri: da un paio di giorni gira su Facebook un’immagine che mette insieme due mappe, quella della diffusione del Coronavirus SARS-COV-2 e di COVID-19 e quella che viene definita “la mappa dei lavoratori del manifatturiero”. L’idea che si vuole sostenere è la correlazione tra le aziende aperte e la diffusione dell’epidemia. Nei post su Facebook si scrive:

A destra la mappa dei lavoratori del manifatturiero, a sinistra quella della diffusione del virus. Notate qualche analogia? Forse se il governo, invece di cedere ai ricatti di Confindustria, avesse deciso di intervenire più tempestivamente sospendendo la produzione industriale non strettamente necessaria, la situazione non sarebbe degenerata fino a questo punto. Invece anche adesso la polemica si concentra su quelli che vanno a farsi la corsetta mentre continuano a tenere ammassati operai nelle fabbriche di abbigliamento di lusso. E a prenderlo nel culo per primi sono, come sempre, i lavoratori

mappa coronavirus aziende aperte

Va segnalato in primo luogo che, come si scrive negli status, la mappa dei lavoratori del manifatturiero è tratta dalla “Localizzazione delle medie imprese industriali italiane nel 2016 (ultimo censimento)” di MBRES, l’ufficio studi di Mediobanca. In secondo luogo va detto che molti rispondono ai post segnalando invece una mappa che riporta la densità di popolazione in Italia, volendo così significare che ci sono più malati dove ci sono più abitanti.

mappa coronavirus aziende aperte

Ciò premesso, è invece verissimo che le aziende italiane sono attualmente aperte perché Confindustria ha fatto opposizione finora all’ipotesi di chiudere i siti di produzione di beni e va ricordato che il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana da giorni chiede di chiudere le aziende e i trasporti in Lombardia per arginare la diffusione del Coronavirus. Magari questa, in attesa di uno studio che ne dimostri la correttezza, è un’ipotesi più credibile rispetto ai terroni lavativi di Palombelli.

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